“Questa manovra, che si cumula alle manovre precedenti per un totale di 6 miliardi e 250 milioni di euro, si abbatte come un ciclone, non sulle spese dei consigli regionali, bensì sulle spese che riguardano gran parte del welfare e dei servizi sociali. Ora si apre un tavolo tecnico. Il governo è disponibile a vedere le proposte che le Regioni sono in grado di fare per rendere più razionale l’impatto. Tuttavia, io ancora non riesco a capire bene come questo tavolo tecnico possa impedire che il ciclone si abbatti sui cittadini. Vedremo”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola questa mattina a Roma al termine dell’incontro che le Regioni hanno avuto con il Governo in relazione ai tagli previsti dalla Legge di stabilità.
“Per me continua ad essere una manovra del tutto insostenibile – ha aggiunto Vendola – l’oggetto di fondo resta l’entità della manovra. Restano i 6 miliardi e 250 milioni che, per la Puglia, significa 350 milioni di tagli. Io sto parlando come Presidente di Regione che rispetta il principio costituzionale della leale collaborazione con il governo. Quello che mi preoccupa quindi è evitare danni ai cittadini che io amministro. Questa è l’angoscia e l’ossessione fondamentale per me, cioè come ridurre i danni. Se i tagli sono razionalizzazione e pulizia va bene – ha concluso Vendola – ma dubito che ce la si possa cavare, a fronte di una manovra di oltre 6 miliardi, rendendo le tabelline più pulite. Il rischio piuttosto sarà quello di rendere i servizi sociali più scadenti o addirittura inesistenti”.