“E’ il momento dell’unità del territorio e della responsabilità del governo”. E’ ciò che dichiara il segretario generale provinciale Uilm di Taranto Antonio Talò, dopo l’incontro a Roma di lunedì scorso, 30 luglio, con il ministro Luigi Di Maio, in merito alla questione Ilva di Taranto.
“Noi, da oltre un anno – rimarca Talò – , nelle tante riunioni al ministero abbiamo rivendicato un accordo che tenesse insieme salute e lavoro. Non lo abbiamo sottoscritto proprio perché le proposte occupazionali, ma soprattutto quella ambientale non erano soddisfacenti. Crediamo, però, che dopo le migliorie proposte al piano ambientale (da perseguire e migliorare anche in fase di approvazione), ci siano le condizioni per tornare al tavolo e chiudere la partita occupazionale alle condizioni note (salvaguardia dell’ambiente e della salute, garanzie per l’indotto e per tutti i lavoratori Ilva, zero esuberi)”.
“Perciò – aggiunge il segretario Uilm di Taranto -, il governo verifichi alla svelta la legalità del contratto, poiché il tempo non era e non è una variabile indipendente. Il 15 settembre non è lontano. Abbiamo già detto, e ripetiamo: il governo ha il dovere di decidere. Il ministro e il governo tutto siano a conoscenza che, come avevamo rimarcato ai loro predecessori, l’Ilva deve essere risanata e bonificata. Si sappia, inoltre, che non permetteremo che si compiano due disastri: che a quello ambientale si aggiunga quello occupazionale. La città e i lavoratori aspettano risposte e fatti concreti; il tempo degli slogan è abbondantemente scaduto. Ci siano risposte o sarà mobilitazione”.