Dal 16 al 26 gennaio si terranno le assemblee USB con i lavoratori Ilva, all’interno dello stabilimento.
“Si tratta di uno strumento per poter incontrare tutti i lavoratori e fare il punto sulla situazione della vicenda Ilva, sugli studi epidemiologici e sulle varie proposte per il risanamento della zona da parte della politica – afferma Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto -. Per questo abbiamo già inoltrato l’invito al direttore dello stabilimento Bufalini e a tutte le parti politiche: il presidente Emiliano, il senatore Carlo Martelli, l’europarlamentare Rosa D’Amato e il sottosegretario Bellanova. Chiediamo loro di essere presenti ai nostri incontri e portare le loro proposte alternative al governo, ai lavoratori. Per ora si sente un gran parlare da più parti di bonifica, decarbonizzazione…ma nessuno ha mai realmente illustrato le proposte.
Ecco – rimarca Rizzo – noi chiediamo a tutti, nessuno escluso, di venire alle assemblee e spiegare ai lavoratori cosa vogliono realizzare e la reale fattibilità, guardando all’ ambiente, all’occupazione e al reddito. Non si tratta di un confronto, ma di un’opportunità per presentare concretamente le loro proposte. Ci sembra in perfetta democrazia dare la possibilità a tutti ad esporre i propri progetti fermo restando che continuiamo a sostenere la nostra posizione, ovvero la nazionalizzazione, qualunque sia la proposta futura”.
Durante le assemblee l’USB presenterà una proposta di legge per i dipendenti Ilva/appalto esposti all’amianto e alle sostanze cancerogene, avviando una raccolta firme tra i dipendenti.
In continuità con le assemblee di giugno –conclude il comunicato sindacale, presenteremo una bozza di legge da portare ai parlamentari in cui si chiede il diritto al riconoscimento ai benefici contributivi per i lavoratori Ilva ed appalto che sono stati esposti, così come afferma lo studio Sentieri e i vari studi effettuati all’interno della fabbrica, all’amianto e agli agenti cancerogeni. E faremo una raccolta firma a sostegno della stessa”.