Si sono concluse ieri le assemblee USB nell’Ilva di Taranto con quasi 3500 lavoratori coinvolti.
“Abbiamo descritto esattamente qual è lo stato delle cose e abbiamo parlato anche dell’impugnativa fatta da Melucci e Emiliano sul DPCM AIA – spiega Franco Rizzo, coordinatore provinciale USB – e alla nostra domanda se sostenere o meno questa azione, i lavoratori sono stati compatti nel dare la loro approvazione.
Tanti gli interventi nei quali è emerso in maniera univoca che i lavoratori dell’Ilva non sono disponibili ad accettare il diktat da nessuno, compreso il governo, sulle questioni di carattere sanitario e ambientale. Segnale importante questo che dimostra una grande maturità e consapevolezza dei lavoratori sul dramma sanitario e ambientale che Taranto vive.
USB ha ribadito che non farà sconti su questioni ambientali e sanitarie e anche su esuberi e salario”.
Rizzo è tornato anche sulla questione appalto, sottolineando che malgrado le rassicurazioni dei commissari circa il pagamento delle fatture scadute per le aziende dell’appalto, ci sono ancora timori per il possibile mancato pagamento di stipendi e tredicesime.