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Il Piano Silletti prevede l’impiego su larga scala di insetticidi. Lo ha ammesso lo stesso commissario straordinario nella sua richiesta di chiarimenti all’Efsa. Se varata, questa misura potrebbe comportare rischi gravissimi per la salute dei pugliesi e per l’ambiente. Dopo l’eradicazioni degli ulivi, insomma, il piano potrebbe arrecare nuovi gravissimi danni alla Puglia. Anche per questa ragione va fermato subito“. Lo dice l’eurodeputata M5S Rosa D’Amato in riferimento alla lettera inviata dal commissario straordinario per l’emergenza Xylella Giuseppe Silletti all’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare.

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“In quella lettera – continua D’Amato – Silletti dichiara apertamente che il suo piano prevede ‘azioni di controllo dei vettori che comprendono anche l’impiego su larga scala di insetticidi. Si tratta di un aspetto molto delicato per il quale incontro una fortissima opposizione da parte di diverse componenti della popolazione’. Altro che bisturi. Siamo davanti a una pratica che la stessa Efsa ha più volte espressamente sconsigliata per la sua pericolosità e per la sua dubbia utilità. Nella lettera di risposta dell’Efsa, infatti, si legge: “L’uso intensivo di trattamenti insetticidi per limitare la trasmissione di malattie e controllare l’insetto vettore può avere conseguente dirette e indirette sull’ambiente modificando intere reti alimentari con effetti a cascata”. In particolare, “i trattamenti insetticidi su larga scala rappresentano un rischio anche per la salute umana e animale”. Il piano Silletti va fermato subito; sia l’abbattimento di ulivi, sia l’uso di insetticidi, entrambi su larga scala, rappresentano misure gravissime, che non hanno ancora alcun fondamento scientifico. Mancano, infatti, i test di patogenità, gli unici che possano darci la prova certa dell’origine della moria degli ulivi pugliesi. 

Come hanno ribadito diversi esperti in questi mesi – conclude l’eurodeputata tarantina – il batterio Xylella potrebbe essere solo una delle cause. Ma il governo Renzi, attraverso la Protezione civile, continua a concentrarsi solo su questa, senza prove scientifiche in mano e senza alcun ritegno per la sorte degli agricoltori e dei cittadini pugliesi“.

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