Qualche giorno fa c’era preoccupazione sull’Ipotesi che l’Unione Europea potesse etichettare il vino come alimento ad alto rischio cancerogeno.
“Accogliamo con soddisfazione la linea della commissione europea che ha evidenziato la differenza tra uso e abuso nell’alcol”. Questo il parere del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria dop, del Consorzio del Salice Salentino doc, del Consorzio di Brindisi e Squinzano doc e di Confagricoltura Puglia dopo l’esito del voto in plenaria del Rapporto della Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro (BECA) sul rafforzamento delle strategie dell’Europa nel combattere la malattia.
“È bene marcare una netta differenza tra consumo moderato e abuso di alcol. Ed è l’abuso, come in ogni cosa, che porta rischi in termini di salute pubblica. Pericoli che non giungono invece con il consumo moderato e responsabile di vino, combinato a stili di vita sani previsti dalla nostra dieta mediterranea. La differenza tra uso ed abuso deve essere cristallizzata da una massiccia campagna di sensibilizzazione ed educazione al consumo .
Il vino è prima di tutto un atto culturale e rappresenta uno dei prodotti agricoli più densi di valore sociale, storico e culturale. Un intreccio tra agricoltura ed enoturismo.
Il pericolo è stato scongiurato ma non dobbiamo abbassare la guardia. I nostri parlamentari sono riusciti a fermare un attacco al mondo del vino che temo non si esaurisca qui. Possiamo però dire che ieri ha vinto la ragionevolezza, il buon senso premiando il vino, e hanno vinto tutti i viticoltori d’Italia, della Puglia e del Salento”.