«La proposta di concedere a privati l’ampliamento del Cimitero e la realizzazione di un forno crematorio all’interno della stessa area, è stata discussa venerdì 13 u.s. nella riunione della II Commissione. Su tale proposta, illustrata dal presidente Campanella e dagli assessori Stefani e Annicchiarico, i membri della Commissione non si sono trovati affatto d’accordo, contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa.» A riferirlo è Etta Ragusa, capogruppo in Consiglio Comunale di Rinascita civica-Città attiva.
«Inoltre – prosegue la Ragusa, dopo alcune osservazioni avanzate dai consiglieri Ragusa, Gianfreda, Lacorte e Donatelli, la riunione è stata aggiornata anche perché, come al solito, la documentazione necessaria è stata fornita in ritardo ai membri della Commissione. La prima delle osservazioni riguarda la necessità che, prima di vagliare qualsiasi proposta, si discuta e si decida in Consiglio comunale se accettare a Grottaglie la costruzione di un forno crematorio e se consentire che sia realizzato, da privati, nell’area cimiteriale. Quindi, dai consiglieri citati, è stata evidenziata la necessità che nelle prossime riunioni siano invitati i rappresentanti delle Congreghe grottagliesi, che gestiscono una gran parte delle tumulazioni. E sia approfondito ogni aspetto tecnico, sia riguardo l’ampliamento dell’area cimiteriale, sia riguardo la costruzione di un eventuale forno crematorio, dal momento che tutta l’area è ad elevato rischio idrogeologico.
Ancora una volta – afferma Etta Ragusa – questa maggioranza, guidata dal sindaco Alabrese, smentisce se stessa. Infatti, mentre nel Consiglio comunale del 23 dicembre 2011 dava notizia che sarebbe stata costruita una nuova tomba comunale di 100 loculi per una spesa di € 130.000, ora porta in Commissione la proposta di un privato.
Ed esce dall’immobilismo, che l’ha caratterizzata in questi quattro anni di legislatura, solo quando si tratta di proposte di investimenti milionari da parte di privati che, come in questo caso, verrebbero da Napoli a Grottaglie a investire 6 milioni di euro per realizzare “servizi” per la nostra città.
In realtà – conclude Etta Ragusa – la morte è diventata anche a Grottaglie un affare lucroso, come Rinascita civica-Città attiva ha già spiegato in un comunicato del 23 febbraio 2012 dal titolo “Sepoltura tra pietà e business”».