“È sempre più importante celebrare il giorno della memoria. A distanza di 75 anni sembrano assurdi alcuni comportamenti messi in atto in tutto il mondo e anche nella nostra Italia. Dalla costruzione di nuovi muri per la delimitazione dei confini, alla politica nazionale sui migranti, siamo ancora posti nella condizione di riflettere profondamente sui diritti fondamentali che distinguono la condizione di essere umano.
L’attuale dibattito politico è sempre più monopolizzato da discussioni incentrate sulla caccia al “nemico” e la sua impersonificazione di ogni problema della società che possa anche solo fantasiosamente essere ricondotto a lui. Oggi gli esseri umani devono chiedersi se con il loro agire, con il loro modo di confrontarsi, con la loro capacità di ascolto, riescano a garantire l’assoluto rispetto per gli altri esseri umani.
Questa riflessione non dobbiamo reinviarla ai politici, ai capi di stato o amministratori locali ma a noi stessi, come cittadini grottagliesi, italiani, europei… o piu semplicemente esseri umani, ed in quanto tali, per essere degni rappresentanti di questa specie, non possiamo prescindere dalle caratteristiche fondamentali che ci contraddistinguono dalle altre specie presenti sulla terra: i sentimenti.
Dobbiamo lottare per l’affermazione e la divulgazione del valore dei sentimenti che ci permettono di vivere in sinergia tra noi, identificandoci come una unica specie senza confini, senza pregiudizi.
Esaltando la cultura della conoscenza, dell’ascolto e del confronto potremo vivere meglio con noi stessi e con la società nella quale viviamo. Non c’è differenza di applicazione, dei principi positivi che caratterizzano l’essere umano nella sua massima espressione dell’evoluzione terrestre, dal vicino di casa a Grottaglie al vicino di continente africano.
Nel 2020, per il giorno della memoria, bisogna lottare piu che mai nell’affermazione dei diritti umani e civili, difendendo la nostra umanitá dall’odio che ci rende inumani e inutili nell’esistenza.”