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Finalmente ha un trono tutto suo. Si tratta del basamento che il Comitato dei festeggiamenti patronali presieduto da Giovanni Battista Mucci, con la guida spirituale di Don Eligio Grimaldi, ha fatto realizzare per la statua a mezzo busto di San Ciro. 

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Si tratta del simulacro che S. Francesco De Geronimo consegnò nel 1707  ai grottagliesi per introdurre la devozione verso il santo Medico, Eremita e Martire.

«Nel dicembre dell’anno 1707 – come scrive Ciro Cafforio – il Padre Francesco De Geronimo mandò da Napoli la statua a mezzo busto di S. Ciro destinata alla erigenda cappella annessa alla Collegiata».

Di  questa  statua  si parla  anche in un documento notarile del  1722 di notar Tommaso Giurì in cui si legge espressamente che la processione allora avveniva: «…con portarsi per la Terra la statua di mezzo busto del detto santo».

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento tale statua fu sostituita per la processione da quella che ora si venera ai Paolotti.

L’importante simulacro è stato restaurato nel 2013 da Maria Gaetana Di Capua.

Don Eligio Grimaldi

La piccola statua in legno dipinto policromo e dorato, colpisce anche per l’aria di misticismo che emana: occhi e viso rivolti al cielo, mani incrociate al petto, palma del martirio nella destra e aureola. Un vero capolavoro artistico donato alla comunità dal suo santo concittadino.

Le fattezze del viso e delle mani; il drappeggio e le rabescature dorate del saio, ne fanno anche un’opera scultorea di rilievo per la rispondenza anatomica e la raffinatezza formale. 

La stata è custodita nel Monastero delle Clarrisse (Santa Chiara), a Grottaglie.

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