Giorno 3 aprile 2016, adiacente al Santuario Madonna della Mutata, la Pro Loco di Grottaglie ancora una volta ha consolidato la propria presenza con un evento storico (dal 1998), ‘Pasca tlì Palòmme‘.
Il Santuario, è localizzato sulla Strada Provinciale 71, dove sorgeva un antico luogo di culto basiliano. La sua posizione diede origine ad una lotta tra i due Comuni, il Feudo di Grottaglie e il Feudo di Martina Franca. Una diatriba, terminata il lunedì di Pentecoste nel 1359, quando ‘magicamente’ l’immagine della Madonna si girò verso Grottaglie. Da qui, il termine Mutata (da mutare posizione).
Studi storiografici, invece, individuano in quella zona il luogo del ‘Mutatio’, dove i cavalieri scendendo dalla Valle d’Itria prima di arrivare al porto di Taranto, si fermavano per far riposare e mangiare i cavalli. La Madonna della Mutata, è la terza copatrona di Grottaglie, il rituale prevedeva che, il contadino, munito di zappa usava zappare il terreno per far riemergere la terra fresca, come augurio di un buon raccolto, in quanto, è la Santa protetrice del raccolto.
In questa domenica, di sole, la regina è la ‘Palòmma’. Parliamo di un dolce di pasta di pane con pepe (nel tarantino è nota come Scarcella), casalingo, realizzato in varie forme: borsa, cestino, tarallo, treccia, agnellino, pesce, ecc.), con al centro un uovo sodo. La pasta di pane con pepe, permetteva la lunga conservazione, idonea per poterlo portare in campagna e mangiarlo per più volte, mentre l’uovo sodo dava nutrimento. Accompagnato con un bicchiere di vino rosso, rappresentava la ‘Pasquetta’ del grottagliese.
Cosa ha proposto la Pro Loco di Grottaglie, per l’edizione del 2016? Con la collaborazione dell’Archeoclub Carosino Mesochorum, dell’associazione Terra Nostra trekking Sava e con il patrocinio del Touring Club Italiano, è stato promosso il percorso a piedi che da Fantiano ha portato al Santuario della Madonna della Mutata, per poi ritornare al Fantiano. Un percorso lungo circa 16 km, nell’agro grottagliese e nella rete di sentieri. Non sono mancate, visite guidate all’interno del Santuario, dove oltre alla struttura architettonica è stata evidenziata la storia, a tratti leggendaria, della Madonna della Mutata. Sempre presso lo stand della Pro Loco di Grottaglie, è stato creato un Laboratorio di Ceramica, dove i giovani fratelli Russo (Associazione di volontariato – Rievoluzione) hanno deliziato con dimostrazioni al tornio (rigorosamente a pedale) e decorazione di manufatti. Non è mancato l’intrattenimento musicale, una coinvolgente ronda di musicisti, a suon di tamburelli, nacchere e mandolini e ballerini, tra i presenti.
Ancora una volta la tradizione ha unito la cittadinanza. La Pro Loco di Grottaglie, ha saputo creare un giusto programma, ricco di particolarità, con l’unico e solo intento: ri-valutare la storia della propria terra, una serie di beni immateriali ormai dimenticati.