«A quanto emerge dall’incontro istituzionale tenutosi presso la Regione Puglia lo scorso 4 Agosto, in cui il Sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò ha discusso della questione del riordino ospedaliero con il Presidente Emiliano, alla presenza di altri rappresentanti istituzionali sia di maggioranza che di opposizione, il Presidente Emiliano – sul dato della presunta validità del D.M. n. 70/2015 – ha detto in sostanza che l’attuale normativa prevista nel D.M. 70/2015 o si accetta oppure “chiedete di cambiarla”. » Lo afferma un comunicato dei Meetup “Grottaglie 5 Stelle” e “Futuro a 5 Stelle”.
«Allo stato, dunque – prosegue il comunicato degli attivisti penta stellati grottagliesi, Emiliano ha illustrato le seguenti possibilità: – o ci si adegua alla volontà governativa espressa nel D.M. 70/2015 – o si riesce a modificare la suddetta normativa – o si accettano i soldi che il Presidente Emiliano vorrà darci sulla base del budget di cui dispone – oppure neanche quelli avremo.
Non abbiamo sentito parlare di diritti, non abbiamo sentito parlare di malati. Non abbiamo sentito parlare di emergenza sanitaria nella Provincia di Taranto, a fronte della quale il Governo, sia nazionale che regionale della Puglia, sebbene imputabile di gravi azioni ed omissioni che hanno portato all’attuale disastro sanitario e ambientale, decide di chiudere le strutture sanitarie esistenti, invece di potenziarle, nella lontana ipotesi di costruzione di nuove strutture, come il San Cataldo, delle quali non è stata posata la prima pietra e di molto di là da venire, non potendosi escludere la potenziale speculazione edilizia e anche la cementificazione di una parte del territorio che sarebbe collocata tra San Giorgio Jonico e Taranto, in un’area vicina a zone ad elevato valore paesaggistico e naturalistico, con criticità di viabilità da Grottaglie in particolar modo rispetto a ospedali già esistenti, quali p.es. il Moscati.
Intanto – prosegue il comunicato dei Meetup “Grottaglie 5 Stelle” e “Futuro a 5 Stelle” – le strutture che rimangono sono in over capacity, del tutto inadeguate e insufficienti alle richieste del territorio. E questi sono dati che anche le citate normative dichiarano di dover tenere in conto. La ragion di Stato e il decretese imperano sovrani, mentre le ragioni dei cittadini vengono ignorate, nonostante la drammaticità della situazione sanitaria. Il sindaco Ciro d’Alò, dopo l’incontro, ha riferito ai manifestanti (giunti numerosi da Grottaglie) le parole del Presidente della Regione Puglia Emiliano. Da una analisi e verifica della normativa citata da Emiliano si evince che questo Decreto Ministeriale ( n. 70/2015 ) è in realtà un Regolamento ( Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera) che ben lungi dall’essere una fonte legislativa di rango primario (i regolamenti e gli usi sono in fondo alla gerarchia delle fonti legislative) andrebbe ( di fatto andrà ) ad inficiare l’art. 32 della Costituzione sul Diritto alla salute. Questa dittatura dei regolamenti sui principi costituzionali deve finire. Ciononostante tale decreto fa permanere la validità dell’Art.1, comma 169, della L. 311/2004 ( Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – Legge finanziaria 2005) che così dispone: Art.1 OMISSIS Comma 169 ” Al fine di garantire che l’obiettivo del raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario da parte delle Regioni sia conseguito NEL RISPETTO DELLA GARANZIA DELLA TUTELA DELLA SALUTE …omissis”.
Questo l’obiettivo, ancora oggi vincolante legislativamente anche rispetto al citato decreto ministeriale, che questo decreto sub specie di “Regolamento”, e altri da par suo, non possono inficiare. E auspichiamo fortemente che il Sindaco, un avvocato, si appresti con efficacia ad evidenziare questi, e altri passaggi legislativi dinanzi ad Emiliano. Perché qui si calpestano a suon di “regolamenti” i “diritti costituzionali”. Come disse il grande giurista illuminista italiano Cesare Beccaria, a cui persino Montesquieu (che scrisse L’esprit des lois/Lo spirito della legge) e gli illuministi francesi si sono inchinati – “Le cattive leggi non sono leggi”.
Ebbene, che si continuino a chiamare “Leggi” i decreti legge dell’emergenza (e lo sappiamo bene noi di Taranto e Provincia) e i decreti ministeriali che si permettono di calpestare e contravvenire ai principi costituzionali posti a garanzia dei cittadini nella nostra Costituzione, è veramente troppo. In realtà si tratta di soprusi e ingiustizie perpetrati a danno dei cittadini in ragione di fantomatiche esigenze di bilancio che si cerca di salvaguardare tagliando i diritti, e non i privilegi, degli eletti nelle Istituzioni e tra gli alti funzionari di Stato. Questo dimostra solo che le cosidette ” leggi “, emanate da chi è al Governo, non sono altro che mezzi di oppressione, a vantaggio di pochi e a scapito di molti, ma i nostri padri hanno combattuto per avere i diritti che ora tanto facilmente ci tolgono.
A Grottaglie – conclude il comunicato dei Meetup “Grottaglie 5 Stelle” e “Futuro a 5 Stelle” – si è chiuso il Tribunale. Ora tocca all’Ospedale. Poi toccherà alle Scuole. Però l’immondizia quella no, non ce la fanno mancare!! Non è vero Presidente Emiliano? Dulcis in fundo, non si può non rilevare che la discriminazione effettuata da questo decreto “ministeriale” tra le strutture sanitarie della Regione Puglia, peraltro, corrisponde perfettamente alla rappresentanza degli eletti in Regione e in Parlamento, che hanno salvaguardato i luoghi di origine e provenienza a scapito degli altri dove, purtroppo, tale rappresentanza diretta non solo in regione ma anche a livello parlamentare è mancata, e manca tutt’oggi, come a Grottaglie. Cosi non dovrebbe essere, ma così è. »
(Testo redatto a cura dell’Avv. Antonella Galeone meetup Futuro a 5 Stelle Grottaglie – Foto a cura del Dott. Salvatore Centonze meetup Grottaglie 5 Stelle)