La Questione IMU sui Comparti C tiene banco nella cronaca politica (ma diremmo anche sociale) in questi giorni a Grottaglie. Il convegno di sabato scorso ha illustrato per l’ennesima volta la situazione critica e l’annosa vicenda che sta interessando diversi cittadini e famiglie grottagliesi.
Una questione che oltre che tecnica è divenuta anche politica.
Rossini contro la scelta dell’Amministrazione di non partecipare al Convegno
Italia in Comune, rappresentata a Grottaglie da Vito Rossini e in Consiglio Comunale da Domenico Rossini, si è schierata contro la scelta dell’Amministrazione della maggioranza di non partecipare al convegno. “E’ importante esserci, i cittadini devono avere chiara contezza che siamo loro vicini e che vogliamo trovare una soluzione”. Questo l’invito, rimasto inascoltato, che Rossini lanciò nei giorni precedenti con la speranza di convincere il Sindaco a sedersi al tavolo del Comitato.
Il convegno ha visto la partecipazione praticamente di tutta la politica grottagliese, tra il tavolo dei relatori e le presenze in sala. Tutti tranne la maggioranza che aveva largamente anticipato la sua assenza, motivandola, con un comunicato stampa sottoscritto ad esclusione di Rossini.
“Ho convocato per questa sera una urgente riunione di maggioranza”
“Ho richiesto la convocazione di una riunione di maggioranza per questa sera presso la nostra sede. E’ il momento di riunirsi intorno ad un tavolo, tutti, e trovare una soluzione. Occorre valutare tutte le strade, dobbiamo sforzarci di trovare una soluzione per tutti questi cittadini che sono davvero vessati e afflitti” dichiara Vito Rossini a Gir.
“Abbiamo ricevuto un mandato dagli elettori. Un mandato di governo sostenuto da un grande consenso elettorale. I cittadini hanno creduto in noi e abbiamo il dovere, politico e morale, di risolvere le problematiche. Questa del Comparto C è una situazione che sta generando disperazione”. Aggiunge Rossini.
“Non siamo legati alle poltrone”
“Al momento siamo una voce fuori dal coro della maggioranza, ma non restiamo inermi. La riunione di questa sera è fondamentale. Lo dico subito senza mezze misure: chi pensa che siamo legati alle poltrone, che ci interessa preservare questo o quell’assessorato sbaglia, siamo disposti a lasciare qualsiasi poltrona, il nostro unico intento è trovare una soluzione ottimale che allenti la crescente disperazione che sta attanagliando molte famiglie, quindi è importante che non manchi nessuno”. Ha aggiunto Rossini, Italia Bene Comune è presente in giunta con l’assessore Alessandra Carbotti.
“Vorrei ribadire un concetto: noi siamo e saremo sempre dalla parte dei cittadini per questa problematica cosi come lo siamo stati e lo siamo tuttora con il Comitato dell’Ospedale San Marco. Siamo in maggioranza ma occorre riunirsi intorno ad un tavolo, tutti, e trovare una soluzione. Mi auguro che questa sera siano tutti presenti per il bene della città: non possiamo lasciare a loro stessi questi cittadini, ormai esasperati.”
Articolo Uno: “Occorre agire”
“All’indomani di una interessante e molto partecipata assemblea organizzata dal Comitato Comparti “C” riguardante la tassazione IMU, alla quale siamo stati presenti, ci sembra doverosa una riflessione.
L’intento meritorio del Comitato era quello di approfondire una complessa vicenda che sta tormentando numerosi cittadini e trovare le verosimili soluzioni. La presenza tra i relatori di alcuni rappresentanti istituzionali, ma soprattutto quella dei tecnici, è servita a focalizzare meglio le problematiche e ad individuare possibili soluzioni future sul piano normativo e tecnico-giuridico con auspicabili interventi del legislatore nazionale.
Però, parlando con molti cittadini interessati non possiamo non registrare una certa delusione per una prospettiva che appare lontana, non percepibile nell’immediato. Ciò forse dovuto alle aspettative che, inconsapevolmente, aveva suscitato la lodevole iniziativa del Comitato. A questo ha contribuito anche l’arrogante ed ingiustificata assenza del Sindaco e della maggioranza ad esclusione di un unico gruppo consiliare che ha preso le distanze, dal quale ci attendiamo coerentemente comportamenti conseguenziali”.
Si legga in una nota diffusa dai consiglieri Donatelli, Marangella e Serio.
“Allora cosa occorre fare in attesa degli sviluppi futuri?”
“Nei giorni scorsi il gruppo consiliare di Articolo UNO ha tentato di dare una risposta più ravvicinata e concreta presentando una Mozione al Sindaco e al Presidente del Consiglio da discutere nella prossima seduta del Consiglio Comunale. Tale Mozione si muove su due piani. Quello fiscale e tributario e cioè a produrre una proposta di modifica delle tariffe IMU in oggetto; ad applicare il vigente regolamento IMU, che, nella fattispecie, obbliga a procedere ad una differenzazione del valore delle aree fabbricabili a seconda dell’esecutività o meno dello strumento urbanistico adottato e/o approvato; ad intraprendere iniziative volte alla risoluzione del contenzioso derivante dagli accertamenti effettuati ed inviati per gli anni precedenti e prevenire ulteriori contenziosi derivanti dagli accertamenti non ancora inviati.
Ma anche sul piano urbanistico con la predisposizione di una proposta di delibera da approvare in Consiglio Comunale avente ad oggetto “Approvazione criteri per la perimetrazione dei sottocomparti nelle zone “C”. Legge regionale 20/2001. Legge regionale 5/2010”.
Siamo convinti che è il Consiglio Comunale la sede più opportuna per affrontare e dare soluzioni in tempi rapidi a questa complessa vicenda”. Chiude la nota di Articolo Uno.
Cassese: “Ho presentato una proposta di legge”
“Sono anni che molti nostri cittadini sono costretti a subire una imposta iniqua ed esosa, non proporzionata al reale valore commerciale dei terreni di cui sono proprietari. È una spada di Damocle che pende sulla testa di tante famiglie e questa ingiustizia va risolta” afferma Cassese.
“Ci sono diversi aspetti che ho avuto modo di mettere a fuoco nel lungo lavoro di approfondimento legislativo che ho svolto per trovare una soluzione al problema, dal primo incontro avuto con il Prefetto di Taranto per sensibilizzarlo su questa importante vertenza, fino ad oggi, dedicando energie ad incontri con urbanisti, fiscalisti, giuristi in campo amministrativo, i nostri uffici legislativi e i Servizi Studi della Camera ed Enti di competenza, dall’ Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate al CRESME – Centro di ricerche in campo urbanistico” prosegue.
“Sicuramente ci troviamo di fronte ad una problematica diffusa anche a livello nazionale, come ho potuto confermare dalle numerosissime segnalazioni ricevute da tutto il Paese all’indomani dell’intervento che feci in Aula a Montecitorio lo scorso ottobre per porre la questione. Diffusa e assai complessa da risolvere – afferma Cassese – poiché investe più livelli, da quello amministrativo a quello fiscale a quello urbanistico, di cui tener conto simultaneamente per individuare azioni efficaci sul piano normativo. Inoltre va rispettato il Titolo V della Costituzione sulle autonome locali.”
“Dobbiamo sapere anche che non disponiamo di dati certi che ci consentano di definire sia la vastità del fenomeno, sia le differenti problematiche insite nei comparti di espansione presenti sul territorio nazionale, avendo riscontrato che gli Enti di competenza non hanno data base sulla fattispecie dei terreni edificabili che riguardano il nostro caso, né sulla tassazione IMU, né sui procedimenti in atto e le morosità. Sembra assurdo ma la stessa Agenzia delle Entrate non è in grado di fornirci un quadro della situazione. Per avere tali dati ho presentato una interrogazione al Ministro di Economia e Finanze e la prossima settimana avremo un suo riscontro in Commissione, ma temo che le informazioni che ci servono non siano nelle disponibilità neanche dei ministeri” prosegue.
“Per procedere utilmente è invece necessario avere un quadro della problematica sul territorio nazionale quanto più dettagliato e approfondito possibile così come disporre di uno studio sistematico multidisciplinare dei termini tecnici che fornisca tutti gli elementi per stabilire le modalità e i parametri per individuare i criteri per determinare il valore veniale di queste aree ai fini della applicazione dell’IMU, valore che oggi è attribuito dai Comuni in modo arbitrario” afferma Cassese
“Ho presentato una Proposta di legge che istituisce una Commissione di studio per le aree edificabili presso il Ministero di Economia e Finanze in cui si mettano all’opera – in modo non sporadico ma sistematico – intelligenze e competenze, figure professionali e rappresentanti delle diverse amministrazioni tecnicamente in grado di dare un contributo per la soluzione del problema. Si tratta di un passo fondamentale – spiega il deputato – per metterci nelle condizioni di arrivare ad una norma risolutiva.”
“Riguardo la nostra vertenza non partiamo da zero. Voglio ricordare infatti che il Governo, accogliendo lo scorso anno un mio ordine del giorno in cui chiedo l’impegno a trovare una soluzione nel merito della vicenda di cui stimo parlando, per un corretto pagamento delle imposte e nel rispetto del principio di progressività dell’imposizione fiscale, ha aperto una breccia a mio avviso importante, su cui ora possiamo e dobbiamo lavorare procedendo per gradi, per passi successivi” aggiunge e conclude: ““La soluzione insomma è alla nostra portata anche se non è dietro l’angolo, e chi oggi afferma il contrario, o non conosce la materia o fa propaganda spicciola sulla pelle dei cittadini. Ma se saremo capaci di unire le forze in ambito parlamentare lavorando con serietà e rigore, arriveremo presto a rimuovere questa ingiustizia inaccettabile, che è il solo obiettivo che a me interessa raggiungere.”