Si è svolto questa mattina, ed è perdurato per la prima parte del pomeriggio, un’interessante convegno all’intero della struttura aeroportuale di Grottaglie.
Nei capannoni un tempo occupati dai Vigili del Fuoco, oggi dislocati nelle nuove strutture posizionate nella zona attigua, una tavola rotonda e una serie di conferenze hanno illustrato gli scenari futuri che il territorio di Grottaglie si appresta ad accogliere a partire già da settembre.
IDS, società leader nel mondo nella fornitura di soluzioni ad alta tecnologia nel settore dei SAPR, i sistemi a pilotaggio remoto, ha organizzato una convetion, con tanto di dimostrazione pratica reale, di come i droni possono e potranno essere indispensabili sia in ambito civile che militare.
A ridosso della pista del Marcello Arlotta una vera e propria situazione di pericolo è stata inscenata per simulare l’intervento di un sistema APR:
IDS ha fatto volare uno dei suoi gioielli di punta, il Colibrì. Un quadricottero che stante i dati in nostro possesso raggiunge un’autonomia di volo fino a due ore.
Una platea di interessati, invitati direttamente dagli organizzatori, ha potuto apprendere le nuove strategie del distretto aerospaziale pugliese. La società IDS è già presente all’interno dell’Aeroporto con sette dipendenti. Oltre 600 sono invece gli addetti sparsi per tutto il mondo. Particolare attenzione è stata riservata da parte degli intervenuti, istituzioni e referenti regionali, alla società di Pisa che ha scelto di investire proprio nella città di Grottaglie.
A settembre dovrebbe aprire il primo centro di formazione, la cosiddetta Academy. Una scuola che formerà non solo i piloti di droni ma anche i manutentori, gli specialisti, e tutte quelle figure tecniche che ruotano intorno al SAPR.
Se da un parte nulla di nuovo si intravede sul traffico dedicato agli aeromobili civili sulla lunghissima pista del Marcello Arlotta, dall’altra si registra una nuova opportunità industriale dopo quella di Alenia, oggi Leonardo.
Grottaglie quindi proietta il suo futuro economico sui Droni. Uno scenario concreto, reale o una legittima speranza? Ai posteri l’ardua sentenza.