I meetup Grottaglie 5 Stelle e Futuro 5 Stelle Grottaglie invitano l’Amministrazione comunale a fare domanda di adeguamento dei parchi comunali per un ammontare massimo di 10mila euro a progetto a seguito dell’emendamento proposto dal Consigliere regionale Casili (M5S) che stanzia 150 mila euro per acquistare giostre per i bambini con disabilità.
E’ quanto comunicano gli attivisti pentastellati grottagliesi in una nota dove specificano che si tratterebbe di: «una dotazione piena di significati per consentire ai Comuni pugliesi di adeguare i parchi gioco comunali (p.es. siti nella devastata Piazza Unicef, oppure dietro al Comune vicino al centro storico o alla Chiesa Madonna delle Grazie etc..) alle esigenze dei bambini diversamente abili mediante l’inserimento di giochini ad essi fruibili con percorsi ad hoc, rampe di accesso e pavimentazioni dell’area gioco, o strutture per lo sport potranno essere finanziati attingendo al Fondo come ad. es. il ping pong inclusivo, percorsi di dog agility, virtual sports…
Invitiamo il Sindaco e Assessore – prosegue la nota degli attivisti dei meetup Grottaglie 5 Stelle e Futuro 5 Stelle Grottaglie – a presentare al più presto domanda di finanziamento all’ufficio regionale via pec previa stesura di un progetto per la realizzazione delle opere previste nel bando anche in relazione al fatto che siamo a poche settimane dal Natale, festa dei più piccoli per definizione.
Con questo importante provvedimento si intende assicurare che i bambini con disabilità abbiano eguale accesso rispetto agli altri bambini a partecipare ad attività ludiche, ricreative e di tempo libero e possano beneficiare di questi servizi in maniera atta a concretizzare la più completa integrazione sociale e il loro sviluppo personale.
Un parco giochi inclusivo – conclude la nota degli attivisti dei meetup Grottaglie 5 Stelle e Futuro 5 Stelle Grottaglie – è un luogo dove tutti i bambini e le bambine, ognuno con le proprie diverse abilità, trovano concrete opportunità di gioco e di relazione e dove gli adulti possono prendersi cura di loro».