“Per effetto delle successive ricollocazioni politiche intervenute, Sinistra Italiana, in quanto tale, fino a pochi giorni fa non aveva nessuna espressione politica in seno all’amministrazione. Ora, con l’adesione e, soprattutto, l’iscrizione dell’assessore Vinci, la nostra forza politica ha una sua espressione amministrativa in Giunta.”
E’ la precisazione che ci indica Enzo Lacorte, Segretario di Sinistra Italiana Grottaglie, intervenendo a seguito del nostro post di ieri.
Cerchiamo, con questo post, di fare delle precisazioni anche noi per dare a chi legge una visione più esaustiva o quanto meno più chiara.
Alle ultime elezioni comunali nel cartello elettorale a sostegno del sindaco Ciro D’Alò si schiera anche una nuova forza denominata: “Insieme a Sinistra”. La stessa contiene diversi candidati appartenenti a diversi gruppi politici (sempre della galassia di sinistra si intende). Tra questi sicuramente Articolo Uno, La Puglia in più e appunto Sinistra Italiana. Il simbolo elettorale non racchiude in se i simboli appartenenti ai tre gruppi citati, ma si presenta con un nuovo elemento identitario.
Bene, tra i candidati della lista “Insieme a Sinistra” vi è anche Aurelio Marangella (a suo tempo espressione di Articolo Uno). Lo stesso è l’unico a scattare consigliere comunale per la lista citata, essendo espressione dell’intera lista. Accettando l’elezione a presidente del Consiglio (scelta ci risulta condivisa anche da Sinistra Italiana) lo stesso Marangella diventa quindi esponente dell’amministrazione comunale in capo a “Insieme a Sinistra”, lista d’elezione, pertanto rappresentante anche di Sinistra Italiana, non avendo la stessa annunciato diversamente, e de La Puglia in più.
Ciò determina che nella fase iniziale Marangella sia espressione di Insieme a Sinistra (Sinistra Italiana compresa). Solo successivamente sposa la scelta di Articolo Uno di confluire nel Partito Democratico e quindi si tessera con lo stesso. Scelta non pubblicizzata, ma tenuta “riservata” nella massima assise, poiché occupando un ruolo di garanzia in capo all’Amministrazione, posizione che richiede che sia neutrale rispetto alle diverse forze politiche, lo stesso non dichiara espressamente ne in consiglio ne sui media tale nuova collocazione.
Cosa diversa sarebbe stata se lo stesso Marangella avesse occupato lo scranno di consigliere comunale, sarebbe stato opportuno, in tal caso, la dichiarazione formale di appartenenza al nuovo gruppo.
Per cui, per quanto sopra, è evidente che Marangella sia stato espressione anche di Sinistra Italiana in capo all’amministrazione poiché facente parte del cartello Insieme a Sinistra. Lo stesso presidente del Consiglio, contattato a stretto giro, ci conferma di essersi tesserato con il PD, e ci conferma anche l’anomalia che vede lo stesso PD, come gruppo consiliare, sedersi all’opposizione del sindaco nella massima assise.
Tutta questa disamina evidenza come la situazione della matassa del centrosinistra a Grottaglie sia davvero ingarbugliata.
Addivenendo a ciò la situazione attuale dovrebbe esser questa: Marangella, presidente del Consiglio, è espressione del PD. Lo stesso PD ha guadagnato quindi in corso d’opera una poltrona in capo all’amministrazione per effetto del passaggio dello stesso Marangella da Insieme a Sinistra al Partito Democratico (e non per accordi di cartello elettorale). Lo stesso Partito Democratico però è all’opposizione in Consiglio Comunale, quindi il PD ha una poltrona senza contare sull’appoggio del gruppo. Antonio Vinci viene nominato assessore in capo al M5S. Successivamente (dimissioni, reintegro, ecc.ecc.) si iscrive a Sinistra Italiana, quindi diventa espressione di Insieme a Sinistra (se dobbiamo rifarci al cartello elettorale). Detto ciò, nella suddivisione dei ruoli, Vinci è espressione di Insieme a Sinistra secondo gli accordi elettorali presi nel 2021? Oppure dobbiamo intendere esaurito Insieme a Sinistra e quindi Vinci è espressione di Sinistra Italiana senza contare gli accordi elettorali?
Insieme a Sinistra aveva diritto ad una poltrona secondo gli accordi pre elettorali e secondo quanto ottenuto dalle urne. Quella poltrona è occupata da Marangella, oggi nel PD. Vinci è oggi assessore in capo a Sinistra Italiana, senza avere espressioni in consiglio comunale.
Dietro tutto questo giro di poltrone, incarichi, lasciti, reintegri, il PD guadagna una poltrona che non aveva maturato negli accordi elettorali (aveva un proprio cartello elettorale contrapposto a quello del sindaco), senza l’appoggio di alcun consigliere. Sinistra Italiana riguadagna la poltrona che gli spettava come espressione di Insieme a Sinistra (?), senza l’appoggio di alcun consigliere (?).
Questa la situazione. A margine di ulteriori rettifiche, smentite o precisazioni dei diretti interessati.
A questo punto sarebbe opportuna una nota esaustiva da parte di Grottaglie Next (il cartello elettorale di cui sopra) che possa chiarire i dubbi e dare alla città una visione chiara e limpida della vicenda.