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Dopo un’intensa giornata di celebrazioni, di preghiera e di profonda devozione, la festa di San Ciro a Grottaglie si avvia alla sua conclusione nel modo più spettacolare possibile: con la grande batteria di fuochi pirotecnici che illuminerà il cielo sopra zona Paparazio.

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L’appuntamento è fissato per le 20:30, subito dopo la Santa Messa, che segnerà l’ultimo grande momento liturgico della festa. Dopo la lunga processione dei fedeli scalzi e l’emozionante rientro della statua in Chiesa Madre, Grottaglie si preparerà a salutare il suo Santo Patrono con uno spettacolo di luci, colori e suoni che chiuderà nel modo più suggestivo possibile i festeggiamenti del 31 gennaio.

I fuochi di San Ciro: l’ultimo omaggio della città al Santo Patrono

Ogni anno, lo spettacolo pirotecnico rappresenta un momento atteso e simbolico, quasi a voler imprimere nel cielo l’amore e la devozione che Grottaglie nutre per San Ciro. Le fiamme della Foc’ra, accese la sera prima, lasciano il posto a un altro spettacolo di luce: quello dei fuochi artificiali, che con i loro colori e il loro fragore chiudono ufficialmente la festa patronale.

Questa unica grande batteria di fuochi non è solo una tradizione spettacolare, ma un atto di devozione. Il rumore dei botti che rimbomba nella notte è interpretato come un segnale di festa, un’ultima celebrazione prima che la quotidianità riprenda il suo corso.

Molti fedeli, subito dopo la Messa serale, si sposteranno verso zona Paparazio, il punto di osservazione perfetto per godere dello spettacolo pirotecnico. Qui, con il naso all’insù, potranno ammirare i giochi di luce che dipingono il cielo di Grottaglie, illuminando per qualche minuto le strade e i tetti della città.

Un evento che unisce tradizione e comunità

L’attesa per i fuochi non è solo un momento di spettacolo, ma anche di aggregazione. Famiglie intere, gruppi di amici e fedeli si raduneranno per condividere l’emozione di questo ultimo atto della festa. Si respira un’aria di festa e di soddisfazione per aver vissuto giorni intensi di celebrazioni, culminati con l’atto più solenne: la processione dei fedeli scalzi.

Nel cuore di Grottaglie, il suono dei botti si fonderà con le emozioni di chi ha camminato a piedi nudi per chilometri, di chi ha acceso un cero in preghiera, di chi ha seguito la processione con lo sguardo dai balconi adornati con i drappi rossi di San Ciro.

È il momento in cui la città si concede un attimo di respiro, una pausa prima di riporre la statua del Santo e di iniziare il conto alla rovescia per la festa del prossimo anno.

Un arrivederci, non un addio

I fuochi pirotecnici non segnano la fine della devozione, ma solo la conclusione di un ciclo che si rinnova di anno in anno. San Ciro resta il cuore pulsante di Grottaglie, e il suo legame con la città è qualcosa che non si spegne mai.

Mentre gli ultimi fuochi illumineranno il cielo, molti grottagliesi torneranno a casa con il cuore pieno di emozioni, consapevoli di aver vissuto ancora una volta una festa intensa, spirituale e unica. E già da domani, l’attesa per il prossimo 31 gennaio avrà inizio.

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