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Oggi, 31 gennaio, Grottaglie celebra il giorno più solenne della festa patronale in onore di San Ciro. È il momento in cui la città si ferma per rendere omaggio al suo Santo Protettore, rinnovando una tradizione secolare che unisce fede, sacrificio e profonda devozione.

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Dalla mattina fino alla sera, la Chiesa Madre sarà il cuore pulsante delle celebrazioni liturgiche, mentre per le strade si respira un’atmosfera speciale, carica di emozione. Il momento più atteso della giornata è senza dubbio la processione dei fedeli scalzi, che partirà alle 13:30 per attraversare mezza città e rientrare solo dopo le 18:00. Un cammino di sacrificio e preghiera, un voto d’amore a San Ciro, che vede ogni anno la partecipazione di migliaia di persone.

La processione dei fedeli scalzi: un cammino di sacrificio e devozione

Non è una semplice processione. È un atto di fede, un percorso di penitenza e di ringraziamento, un gesto che da generazioni si tramanda e che ogni anno emoziona chi vi partecipa e chi lo osserva con rispetto e ammirazione.

Alle 13:30, dalla Chiesa Madre, si muove il lungo corteo che accompagna la statua del Santo per le vie della città. Molti fedeli percorrono l’intero tragitto a piedi scalzi, un voto fatto per grazia ricevuta o come segno di umiltà e sacrificio. Altri portano con sé un cero acceso, simbolo della loro preghiera e della luce della fede.

Le strade si riempiono del suono solenne della banda musicale, che accompagna il cammino con inni e marce sacre. Dai balconi, i fedeli osservano il passaggio del Santo e i drappi con l’effigie di San Ciro sventolano al vento, trasformando la città in un enorme abbraccio al suo patrono. È un’immagine di straordinaria bellezza e intensità: una Grottaglie vestita a festa per il suo protettore.

San Ciro 2025 a Grottaglie: NOVITÀ’ cambia il percorso della Processione del 31 gennaio

Un cammino lungo e intenso: San Ciro tra le vie della città

Il percorso della processione è lungo e impegnativo. La statua di San Ciro viene portata a spalla dai confratelli, accompagnata dal clero e dalla folla silenziosa che avanza in preghiera. Per oltre cinque ore, il corteo attraversa i quartieri della città, fermandosi nei punti più significativi, dove i fedeli attendono con devozione il passaggio del Santo.

Le strade si riempiono di persone che pregano, si raccolgono in silenzio o si emozionano nel vedere il volto familiare di San Ciro avvicinarsi alle loro case. Molti escono per toccare il baldacchino, per affidargli una supplica o semplicemente per seguire con gli occhi il cammino della statua.

È un momento che unisce la comunità, che rafforza il senso di appartenenza e che racconta una fede che resiste al tempo. In ogni passo scalzo, in ogni cero acceso, in ogni nota della banda c’è una storia di fede e di devozione.

La grande attesa per il rientro in Chiesa Madre

Dopo aver percorso mezza città, la processione fa ritorno in Chiesa Madre dopo le 18:00, accolta da una folla immensa e commossa. Il rientro è sempre uno dei momenti più emozionanti della giornata: le campane suonano a festa, la banda intona le ultime note solenni, i fedeli si stringono intorno al Santo per l’ultimo saluto.

Al termine della processione, la celebrazione si conclude con la Santa Messa, un ultimo momento di raccoglimento prima che la festa volga al termine.

Una città in festa, una tradizione che si rinnova

Oggi Grottaglie è un’unica grande famiglia raccolta attorno a San Ciro. Ogni balcone con i drappi, ogni passo scalzo, ogni nota della banda racconta una storia di fede che si rinnova di anno in anno. La festa patronale è un evento che va oltre la religione: è un momento di identità, di unione, di ricordo e di speranza.

Questa giornata resterà nel cuore di chi l’ha vissuta, come accade da secoli. Perché San Ciro non è solo il patrono di Grottaglie: è il simbolo di una devozione che continua a illuminare la città, ogni 31 gennaio, con la stessa intensità di sempre.

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