“Ho accolto con piacere la tempestività con cui ieri il Governo ha risposto, in sede di Commissione Finanze della Camera, alla mia interrogazione riguardo la complessa problematica dell’IMU che ricade, in proporzioni inique ed esose, su quei terreni che un tempo erano agricoli e che successivamente sono stati dichiarati edificabili dai Comuni, ma su cui di fatto non sono mai stati adottati piani attuativi e quindi non sono mai stati edificati.”
E’ quanto comunica Il deputato Gianpaolo Cassese in una nota i media. “Ho chiesto al Ministro di Economia e Finanze i dati in merito alla estensione di tali aree, alla tassazione immobiliare che ricade su di esse, oltre che i dati relativi ai contenziosi fiscali pendenti sui cittadini che ne sono proprietari e alle morosità. Informazioni necessarie per avere una fotografia chiara del problema che ci consenta di intervenire con cognizione di causa.
Purtroppo, come temevo, neppure il Ministero dispone di tali dati, che risultano irreperibili anche presso i principali enti nazionali di competenza che ho consultato. Un gap informativo che ritengo vada colmato prima possibile”.
Urge un intervento risolutivo
Così commenta il deputato Gianpaolo Cassese (M5S) la risposta da parte del Governo alla sua interrogazione, aggiungendo: “Ieri ho avuto conferma di quanto il problema di cui mi sto occupando non era mai entrato nelle sedi istituzionali e di quanto fosse pressoché sconosciuto in ambito politico. Per questa ragione ritengo particolarmente importante aver avuto l’opportunità, nel confronto con il Governo e alla presenza dei deputati della Commissione Finanze, di portarlo all’attenzione – nella sede preposta – segnalando l’urgenza di un intervento risolutivo da parte del legislatore.” aggiunge Cassese. “Ho ribadito la gravità della situazione che vivono moltissimi cittadini, a partire da quelli di Grottaglie, ma non solo, costretti a pagare somme a volte superiori al loro reddito annuo, oppure vittime di pignoramenti di pensioni, di stipendi modesti, perfino di conti bancari di piccole attività artigiane, per essere proprietari di terreni che non verranno mai edificati” prosegue il deputato.
Passare ad una fase successiva
“Quanto emerso dallo scambio avuto con il Governo segna un punto di passaggio e chiede un salto ad una fase successiva: potenziare il lavoro di approfondimento, portandolo sempre più in ambito parlamentare con il coinvolgimento delle commissioni competenti, da cui ho avuto un riscontro molto positivo. Al tempo stesso accelerare l’iter della mia Proposta di Legge, che si conferma della massima utilità, in quanto istituisce una apposita commissione di studio presso il Ministero delle Finanze per individuare i criteri che i Comuni, finalmente fuori da ogni arbitrarietà e discrezionalità, devono utilizzare per calcolare il valore venale delle aree di cui ci stiamo occupando, e conseguentemente stabilire una tassazione equa. Sciogliere questo nodo – ribadisce Cassese – è infatti fondamentale per arrivare, passo dopo passo, alla soluzione di questa tormentata vicenda.”