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Il cartello politico che si presenta come “Centro Destra Grottaglie” ha inviato ai media una nota in cui si interroga sulle Politiche Sociali del Comune di Grottaglie.

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Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier, Energie per l’Italia, Lega Sud Ausonia e Forza Italia si interrogano sulle tematiche inerenti l’ADI, la SAD e l’Integrazione scolastica.

“Nella Conferenza stampa fine anno, l’Assessora del Comune di Grottaglie con delega alle Politiche sociali, Solidarietà e Famiglie,  faceva presente che il servizio SAD (Servizio Assistenza Domiciliare) e ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) veniva ulteriormente qualificato grazie ad una convenzione che avrebbe formato in materia di malattie rare le OSS che quotidianamente si recano a casa dei pazienti.”

Premettono nella nota.

“A partire dai primi giorni di Gennaio 2020 avrebbe preso l’avvio il servizio ADE ( assistenza domiciliare educativa), un servizio su base triennale finanziato dai fondi PON INCLUSIONE per 1.500.000 euro; da settembre si è avviato il servizio di Integrazione Scolastica, grazie a un’importante dotazione economica, di contro, ad oggi risalgono le dichiarazioni del consigliere di maggioranza al Comune di Grottaglie Ciro Petrarulo, secondo il quale i  fondi destinati ai “Piani Sociali di Zona” (Sad, Adi e piani di Integrazione Scolastica) sono quantificati e ripartiti in modo insufficiente per il fabbisogno reale delle famiglie grottagliesi”.

Commenta il Centro Destra Grottaglie.

“Il Comune può contare su circa 900mila eurol’anno, solo 600mila sono per l’integrazione scolastica e per questi motivi è quasi impossibile per un ente attivare il resto di “obiettivi prioritari” così come li rivela la Regione Puglia.”

Continua la nota.

Visto la discrasia politica nella visione delle cose tra maggioranza consiliare e componenti della giunta comunale, dicotomia tra trasparenza, dati e cifre esposte e mera propaganda elettorale sulla pelle dei deboli, riteniamo pertanto  prioritario ed assolutamente urgente che sia fatta chiarezza in merito alla reale situazione delle suddette attività e servizi di carattere primario e di cui beneficiano centinaia di famiglie della nostra comunità, già penalizzate nella limitazione della loro fruizione durante tutto periodo dell’emergenza epidemiologica.”

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