«All’indomani della imprevedibile sconfitta della politica locale per l’elezione del Presidente della Provincia di Taranto, pur con un sistema che ha molto poco di democratico perché non coinvolge minimamente i cittadini, è opportuno fare delle valutazioni sulle cause da cui è scaturita.» E’ quanto afferma in una nota il Movimento Civico “Libera…Mente” di Grottaglie, che prosegue: «Alla base del continuo autolesionismo di alcuni partiti, c’è innanzitutto una cronica carenza di lealtà e trasparenza nei rapporti interni che si possono recuperare solo accantonando gli interessi di carattere personale e coinvolgendo nelle scelte e nelle decisioni il maggior numero possibile di iscritti e militanti.
Comportamenti vili e subdoli non devono assolutamente essere consentiti e coloro che tradiscono gli elettori, come quelli che hanno votato il candidato dell’opposto schieramento, devono dimettersi dagli incarichi assunti, e non essere più eleggibili nelle sue liste.
Dopo le elezioni provinciali del 28 settembre – evidenzia il Movimento Civico “Libera…Mente”, la Coalizione politico-amministrativa “Grottaglie oltre …”, che attualmente regge il Comune di Grottaglie, dovrebbe essere ribattezzata senza alcun dubbio “Grottaglie fuori …”. Dall’inizio del suo mandato consigliare, questa compagine si è caratterizzata per la sua brillante propensione all’isolamento. Non ha mai curato i rapporti con le istituzioni più importanti presenti sul territorio di riferimento, fino a perderne in assoluto ogni contatto. Non ha mai creato canali di comunicazione con le reti nazionali e con quelle comunitarie, perdendo così moltissime occasioni di intercettare preziose risorse da investire per l’interesse pubblico, per il lavoro, per il benessere sociale.
E subito ha perso anche il protagonismo politico locale, già conquistato nei precedenti diciotto anni di governo civico del centrosinistra. Ma il disdoro assoluto è avvenuto appunto in occasione delle ultime elezioni per la Provincia di Taranto.
Queste responsabilità – afferma il comunicato del Movimento Civico “Libera…Mente” – ricadono sulla dirigenza dei partiti di maggioranza e di opposizione, di Grottaglie, per aver mandato allo sbaraglio il primo cittadino, poiché, pur disponendo di un alto coefficiente elettorale, non solo non è riuscita a proporlo come candidato Presidente, ma non è stata capace di coalizzare le forze necessarie alla sua elezione nemmeno come consigliere provinciale, col deprecabile risultato di indebolirne l’immagine anche sul nostro territorio.
Grottaglie, secondo centro della provincia di Taranto, in questo modo non avrà rappresentanza né in Provincia né in Regione con conseguenti ripercussioni negative sullo sviluppo socio economico del suo territorio.
La candidatura del Sindaco a Consigliere provinciale – per altro, inspiegabilmente e inutilmente l’unico Sindaco annoverato nelle tre liste – ha ottenuto una sonora sconfitta, dovuta soprattutto alla incapacità di fare regia politica, pure nel proprio Consiglio comunale.
Il risultato negativo è sotto gli occhi di tutti: Grottaglie adesso è “fuori” dal Consiglio provinciale; Grottaglie, per la prima volta, non ha nessun rappresentante in Provincia. In quella Provincia che oggi potrà avere compiti e attribuzioni più o meno determinanti, che potrà durare poco tempo o molto tempo, ma comunque rimane per ora una istituzione strategica del sistema statale, verso cui si deve rivolgere la giusta attenzione e il dovuto rispetto.
Ciò posto, non vogliamo fare la morale ad alcuno, né vogliamo infilarci nelle tardive polemiche o nelle impossibili giustificazioni. Tuttavia un principio per noi deve essere sempre mantenuto. La competizione politica non può ridursi alla lotta di pollaio e per di più non può diventare la vergogna di una intera Città, come è avvenuto purtroppo in questo caso.
Per quanto sopra – conclude il Movimento Civico “Libera…Mente” di Grottaglie – è auspicabile una responsabile presa di coscienza, delle segreterie politiche, provinciali e locali, coinvolte in questa “brutta e opaca“ vicenda politica, della inadeguatezza delle loro capacità politiche, con conseguente seria considerazione di rassegnare le dimissioni dal loro incarico, per consentire alla politica di terra jonica una vera e sana rinascita.»