“Sempre più frequentemente si assiste a Grottaglie (anche se il fenomeno è generalizzato), ad intollerabili atti di vandalismo fine a se stessi, a cui, apparentemente, non vi è alcuna giustificazione logica e razionale.” A stigmatizzare un pessimo comportamento di pochi, ma sempre troppi, incivili imbecilli è un comunicato della Amministrazione Comunale e dell’ Assessore alle Politiche della Solidarietà Aurelio Marangella.
“Non è durata nemmeno 24 ore l’installazione dei lavori ceramici presso largo dell’ Accoglienza ad opera dei ragazzi dell’associazione FA.DI.A. onlus, realizzati nell’ambito del progetto “Cittadini…Protagonisti”a prezzo di tanta fatica grazie ad un progetto in collaborazione con l’Associazione Utopia, l’ UTR/Asl-Ta, l’artista Giorgio Di Palma, Vincenza Monteforte el’Amministrazione Comunale. Pochi mesi fa – prosegue il comunicato della Amministrazione Comunale di Grottaglie – si registrava la rottura del rosone della Chiesa Madre, poi quella del colonnato del parco alle spalle della sede comunale. A fronte di tanta inciviltà, le Istituzioni, a partire dal Comune, metteranno in campo tutte le iniziative possibili assumendoci ogni responsabilità. Abbiamo iniziato con l’installazione di oltre 20 apparecchiature di videosorveglianza, che, speriamo possano porre un argine al vandalismo. Ma, non c’è strumentazione che tenga, per quanto moderna e sofisticata, di fronte alla frustrazione e all’impotenza intellettuale. Perché, si badi bene, non siamo di fronte al vandalismo della criminalità comune, o come molti erroneamente pensano che si possa trattare di qualche extracomunitario e nemmeno di fronte al classico disagio giovanile di soggetti provenienti da un contesto sociale difficile.
E’ evidente – continua ancora il comunicato della Amministrazione Comunale – che questi fenomeni di vandalismo potrebbero avere un’altra matrice, che si richiama, come si diceva sopra, alla logica dell’emarginazione culturale e alla frustrazione di tanti giovani che non avendo i mezzi intellettuali per poter emergere socialmente e culturalmente, si rifugiano nelle sostanze stupefacenti e nell’alcolismo, che, inevitabilmente portano ad avere atteggiamenti distruttivi, come risposta più semplice alla propria impotenza.
Ed è piuttosto inquietante il fatto che molti di questi giovani provengano da famiglie più o meno agiate, il che chiama direttamente in causa il ruolo delle famiglie di appartenenza, che, evidentemente hanno grandi responsabilità per non essere in grado di appropriarsi di strumenti educativi efficaci, e di esercitare il proprio ruolo di genitori appieno.
La stessa associazione FA.DI.A., in un suo comunicato scrive che “il gesto dimostra l’insensibilità di chi l’ha compiuto, persone interessate solo a degradare ed imbruttire la città e a vanificare lo sforzo dei ragazzi dell’Associazione FA.DI.A. onlus di contribuire in maniera concreta a migliorarla.”
“I manufatti ancora integri e recuperabili, prosegue l’ass. FA.DI.A., saranno rimossi e restaurati a cura a cura dell’associazione FA.DI.A. e, in accordo con il Comune e l’ASL UTR/6, saranno ricollocati in altri spazi pubblici e/o di aggregazione sociale”.
Ecco perché – conclude Aurelio Marangella, Assessore alle Politiche della Solidarietà – lancio un appello ai grottagliesi e a tutte le famiglie affinché non si limitino a puntare il dito contro, ma ad assumersi al pari di tutte le altre Istituzioni ( Comune, scuole, consultori, Associazioni) le proprie responsabilità.”