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Quasi quattromila agricoltori con oltre trecento trattori – secondo dati diffusi dalla Coldiretti -hanno manifestato a Bari in occasione della manifestazione “Le mani dell’Europa nel piatto” organizzata dalla organizzazione degli imprenditori agricoli per la difesa del Made in Italy.

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Ne emerge, dalle dichiarazioni dei partecipanti, una Europa che fa fatica a prendere decisioni politiche comuni su temi importanti come i migranti e la sicurezza e che invece trova molto agevole prendere decisioni talvolta assurde sul diametro minimo delle vongole piuttosto che sulla possibilità di fare formaggi senza latte, sulla continua apertura a importazione di prodotti a basso costo.La Coldiretti denuncia il tentativo di eliminare la data di scadenza mettendo a rischio la qualità. L’associazione invoca “l’introduzione dell’obbligo dell’indicazione in etichetta dell’annata della raccolta”.Al centro della protesta a tutela di chi l’olio lo consuma, prima ancora di chi lo produce, è il disegno di legge europeo diretto a modificare l’articolo 7 della legge numero 9, che dal 2013 disciplina l’etichettatura.

La Coldiretti denuncia “il tentativo di eliminare la data di scadenza dell’olio di oliva mettendo a rischio la qualità“, che secondo gli esperti per mantenere integre le proprie caratteristiche (polifenoli, antiossidanti, vitamine) non può superare una shelf life di 18 mesi. L’associazione degli agricoltori chiede innanzitutto che sia mantenuto il termine minimo di conservazione, ma auspica anche “l’introduzione dell’obbligo dell’indicazione in etichetta dell’annata della raccolta“. Etichette chiare e tracciabili, protezione dell’olio e della produzione agricola made in Italy, ma anche sbarramento delle importazioni dall’Africa al netto di dazi. In sintesi: no alle “mani dell’Europa nel piatto”, è lo slogan che ha guidato la massiccia protesta degli agricoltori, scesi in piazza a Bari contro il disegno di legge dell’Ue che secondo le associazioni di categoria minaccia la qualità dei prodotti agricoli ma anche la sopravvivenza delle aziende, soprattutto a Sud. Migliaia gli imprenditori agricoli che hanno aderito alla chiamata di Coldiretti, sfilando per le strade del capoluogo pugliese a bordo di trattori, armati di striscioni anti Ue, che hanno animato una delle più imponenti manifestazioni di settore degli ultimi tempi.

Tra i partecipanti, anche il Comune di Grottaglie, attraverso la presenza dell’Ass. all’Agricoltura, Giuseppe Guarini, che ha pienamente condiviso lo spirito dell’iniziativa, sottolineandone l’ aspetto di stringente attualità e l’importanza di tutelare i prodotti che arrivano sulle nostre tavole, tanto più quando si vive in un territorio, quale quello grottagliese, ricco di eccellenze agricole.

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