Aula consiliare infuocata quella di ieri pomeriggio a Grottaglie.
Presente un nutrito gruppo di commercianti, artigiani e imprenditori pronti a protestare sugli avvisi di accertamento ricevuti dalla Soget, concessionaria del Comune di Grottaglie, relativa alle imposte sulla pubblicità.
L’incontro pubblico convocato dall’assessore Mario Bonfrate doveva rispondere ai quesiti dei presenti in merito al contenuto degli accertamenti. Un incontro che però ha generato molta confusione, ancor maggiore di quella già in essere, a seguito di una non facile comprensione tra quanto il Comune esige a norma di legge e quanto i contribuenti sostengono.
Commercianti disponibili a pagare l’Imposta ma non le more e gli interessi
Il principio base è che tutti, Comune e contribuenti, ammettono che l’imposta di pubblicità va pagata. Nessuno dei presenti ha mai messo in dubbio che questa imposta vada assolta. Il nodo del contendere risiede in due circostanze ben specifiche: i contribuenti si aspettavano un avviso bonario da parte del Comune o dell’ente concessionario per avere la possibilità di regolarizzare la propria posizione senza l’aggravio di mora, interessi, spese di notifica e altro.
Poca informazione sull’avvio dell’accertamento
L’altra circostanza, i contribuenti si aspettavano una trasparenza e pubblicità maggiore da parte dell’Amministrazione in merito a ciò che poi è stato accertato.
Su quest’ultimo punto il Sindaco, presente all’incontro a partire dalla seconda parte (in aula anche forze dell’ordine), ha rimarcato di aver informato i contribuenti attraverso diverse comunicazioni pubbliche sull’avvio del censimento relativo alle insegne e messaggi pubblicitari.
Sulla mancata attivazione di un avviso bonario che informasse preliminarmente i contribuenti di un successivo accertamento il Sindaco si è giustificato motivando che la prassi messa in atto è quella prevista dalla legge.
Dibattito infuocato, commercianti agguerriti
L’incontro pubblico è stato un batti e ribatti continuo, anche con toni esasperati, tra il Sindaco (e prima l’assessore Bonfrate) e i presenti. Più volte è intervenuta la rappresentante di Soget per cercare di chiarire il funzionamento delle leggi in merito alla pubblicità. Più volte anche il Sindaco ha cercato di spiegare ai presenti il funzionamento del regolamento. Tentativi sicuramente da apprezzare ma divenuti confusionari visti gli esempi proposti dall’aula in un contesto che era di per se già caotico.
I dubbi non chiariti
Non si è ben capito ove finisce l’insegna di esercizio e inizia la pubblicità sui prodotti. Non si è ben inteso se ci sarà una stretta ferrea sull’applicazione del regolamento a partire da domani e quindi non solo sul pregresso.
Le certezze
Su tre punti però vi è stata assoluta certezza: l’omessa dichiarazione, gli errori, i cartelli pubblicitari su suolo pubblico.
Omessa dichiarazione
Sull’omessa dichiarazione il Sindaco è stato chiaro: chiunque ha un’attività deve, per legge, effettuare la dichiarazione inerente l’insegna o il messaggio pubblicitario esposto e visibile dalla strada.
Su questo aspetto non ci sono quindi dubbi o interpretazioni: la comunicazione va fatta prima di esporre il messaggio. Citiamo un esempio: Mario Rossi sta aprendo un negozio di abbligliamento in via Marconi: prima di installare l’insegna di esercizio deve effettuare la dichiarazione. L’omissione genera quindi l’accertamento.
Gli errori
Più volte è stato ribadito che gli eventuali errori accertati ai contribuenti sono circoscritti ad un disallineamento dei dati tra il database del Comune e quello di Soget. Un errore informatico insomma che ha generato alcuni accertamenti non dovuti. A tal proposito il Sindaco ha inviato, cosi come ampiamente riportato anche sull’avviso stesso, a produrre documentazione e istanza di riesame.
Taglio dei pannelli non regolari
Il terzo punto su cui il Sindaco è stato chiaro è quello inerente i maxi cartelli pubblicitari di affissione installati sul territorio comunale: chi non regolarizzerà la posizione entro il 31 gennaio 2020 subirà il taglio dei pannelli.
Ci si rivede il 23 gennaio
L’incontro è stato infuocato fino alla fine. La sensazione è che i presenti abbiano lasciato l’aula più confusi di prima. Al riguardo il Sindaco ha convocato, annunciandolo in sala, un successivo incontro al 23 gennaio, invitando tutti i contribuenti che pensano di aver ricevuoa l’accertamento per errore a produrre documentazione e istanza di riesame.