«Il meetup Grottaglie a 5 Stelle esprime condivisione alle dure parole di denuncia pubblicate a mezzo stampa dal sindaco di Grottaglie sulle tasse imposte dal governo nazionale (targato PD) che stanno gravando su imprese e cittadini.» E’ quanto afferma un comunicato degli attivisti pentastellati, che ritornano sullo scottante tema delle imposte locali.
«Imu, TASI (che non si paga in comuni governati dai 5 stelle) e TARI (ridotta al minimo nei comuni a 5 stelle per chi differenzia e fa compostaggio) sarebbero a nostro parere incostituzionali violando l’art 53 della Costituzione Italiana.
La TARI in particolare – afferma il meetup Grottaglie a 5 Stelle – sembra essere un tributo ILLEGGITTIMO e pieno di ombre. I cittadini non possono rispondere su errori amministrativi di altri. Non occorrono tasse su un servizio che va pagato a “consumo” (come per esempio i trasporti) in quanto i cittadini non dovrebbero “pagare” ma essere ‘ pagati’ per il conferimento di materia riciclabile.
In ogni regione d’Italia si possono trovare le cosiddette “discariche verdi“, cioè, siti di raccolta pronti ad elargire denaro per un quantitativo di rifiuti. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo diffuso sui social network news riguardanti aziende che offrono questo servizio. Chiediamo al comune di incentivare la presenza di “ecopunti” anche sul territorio grottagliese da affiancare al potenziamento della raccolta differenziata tramite porta a porta o isola ecologica.
Affinché gli enti locali non siamo considerati meri “esattori di tasse per conto di terzi”, parafrasando il discorso del Sindaco del 16 ottobre – scrive ancora il meetup Grottaglie a 5 Stelle, chiediamo all’amministrazione di centrosinistra di dare un segnale contro un procedimento, lo “Sblocca Italia”, che ha il grave difetto amministrativo di accentrare alcune delicate competenze allo Stato centrale, escludendo i Comuni e gli Enti Locali, dalle decisioni che riguardano strettamente i territori e la salute pubblica come la gestione della acque (rif. Art. 7), l‘aumento delle volumetrie di costruzione (Art. 17), l’incentivo all‘ulteriore consumo di suolo (Art. 21), le modifiche e le eccessive semplificazioni alle autorizzazioni paesaggistiche e di pianificazione ambientale (Art. 25 e 33), il ricatto economico agli Enti locali (Art. 26 e 36), l’imposizione di inceneritori (Art. 35) e della petrolizzazione (Art. 38) attraverso l‘applicazione del concetto di interesse strategico nazionale.
Le autorizzazioni avranno effetto di variante urbanistica, cosa che porterà i comuni interessati ad essere spogliati delle proprie competenze strategiche sulla programmazione territoriale (ci riferiamo ai Piani Regolatori).
Questo famigerato Decreto favorirebbe tutte le nuove autorizzazioni di ampliamento di discariche o di nuovi inceneritori, attraverso semplificazioni e velocizzazioni dell’iter.
A tal uopo si invita la cittadinanza ad assistere al consiglio comunale del 10 novembre alle ore 17,00 dove si parlerà del nuovo impianto da costruire nella discarica per il trattamento del percolato.
Noi – dichiarano ancora gli attivisti del meetup Grottaglie a 5 Stelle – chiediamo alla Giunta e al Consiglio Comunale di adoperarsi presso gli organi Istituzionali competenti affinché tale decreto venga ritirato e, in alternativa, ove fosse convertito in legge, di affiancarsi alla Regione Puglia nell’impugnare questo provvedimento.
Invitiamo infine ai cittadini a partecipare Domenica 9 novembre alle manifestazioni organizzate su scala nazionale dal MoVimento 5 Stelle per protestare contro lo Sblocca Italia, in particolare a Brindisi a partire dalle 10,00 in Piazza della Vittoria dove ci saranno Barbara Lezzi, Diego De Lorenzis, Alessandro Di Battista e Ciampolillo; a Manfredonia, a Taranto in Piazza Immacolata dove ci saranno 11 portavoce M5S di Camera e Senato.»