«A circa un anno dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, per il sindaco D’Alò, sembra che la campagna elettorale sia ancora in corso.» Lo affermano in una nota Francesco Donatelli, Aurelio Marangella, Massimo Serio, componenti del Il Gruppo Consiliare “Articolo 1 – Movimento dei Democratici e Progressisti”.
«Infatti – prosegue la nota, a sentire il suo comizio la situazione attuale si può dividere in due punti. Le cose che, a suo dire, non vanno sono colpa delle passate amministrazioni, mentre le cose positive sono il frutto dell’alta capacità della sua giunta ad aver sbloccato progetti e cantieri misteriosamente fermi. Insomma l’eredità ricevuta, con una grande dose di disonestà intellettuale, è fatta solo di problemi che aspettavano solo lui per essere risolti.
Allora proviamo a ricordargli la reale situazione che ha trovato e che gli hanno già consentito (quasi avesse la bacchetta magica) di tagliare nastri e aprire magicamente cantieri.
Questo è il quadro relativo ai lavori pubblici a cominciare da quelli che erano già conclusi e consentono di restituire alla città importanti contenitori culturali e sociali come il l’antico Convento dei Cappuccini da destinare a Museo della Civiltà Rupestre e Centro Congressi; il recupero e valorizzazione delle Cave di Fantiano; la sistemazione idraulica dell’area aeroportuale per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio; l’efficientamento energetico della Scuola Media Don Luigi Sturzo; la trasformazione della Casa di Riposo per Anziani in RSSA (Residenza Socio Sanitaria Assistenziale per Anziani); l’adeguamento della Piscina Comunale; la sistemazione di Piazza UNICEF.
A questi si aggiungono anche importanti lavori con progetti già appaltati e attualmente in corso come la sistemazione della Palestra Scuola Media Don Luigi Sturzo; la sistemazione di Piazza Leopardi; il ripristino e sistemazione del canile municipale; la costruzione della Gentilizia Comunale; la sistemazione di strade e marciapiedi.
A finire con i cantieri prossimi all’avvio come la Riqualificazione degli Impianti di Pubblica Illuminazione e impianti semaforici con lampade a LED; la ristrutturazione dell’ex Tribunale per adeguamento a succursale del Liceo Moscati; la sistemazione del Calvario e del muro di Via Arciprete Maranò; la sistemazione della Pineta Frantella; la sistemazione di Via San Francesco de Geronimo; il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica nel centro storico di proprietà comunale; l’adeguamento del Palasport in Via Don Minzoni.
Infine con i lavori appaltati, ma con il contratto rescisso (con ipotesi di danno erariale) come la sistemazione di Piazza Ciro Cafforio.
Tutto questo – aggiungono Donatelli, Marangella e Serio – mentre l’amministrazione D’Alò ha trovato un bilancio comunale solido che gli permette di fare fronte a situazioni eccezionali come l’ultimo debito fuori bilancio per espropri avvenuti nei primi anni ottanta. Per non parlare delle politiche sociali che consentono risultati a favore degli anziani come il potenziamento dell’assistenza domiciliare verso i malati e non solo, con la trasformazione della Casa di Riposo per Anziani in RSSA (Residenza Socio Sanitaria Assistenziale per Anziani); a favore dei più piccoli con l’apertura di un secondo nido comunale (con i Piani Sociali di Zona); a favore dei giovani e delle fasce più deboli con i Cantieri di Cittadinanza, il Servizio civico, la riapertura del Laboratorio urbano; a favore dei diversamente abili, con il potenziamento dei centri diurni e con progetti collaterali con l’UTR come “ragazzi in agio” e di sostegno scolastico; ed in ultimo a favore delle donne e le politiche di genere con l’apertura dello sportello per il contrasto alla violenza di genere e le attività di contrasto annesse.
Allora, caro Sindaco D’Alò, ti ricordiamo ancora una volta, che non sei più il leader di un movimento di opposizione, sei il Sindaco di tutti e sei il massimo rappresentante delle Istituzioni locali. Caro Sindaco D’Alò, quello che ti chiediamo a voce alta e senza microfoni, come forza politica di opposizione, è quello di governare e di farlo nel migliore dei modi nell’interesse della nostra comunità. Per questo caro Sindaco recupera un’onestà intellettuale che ti permetta di svestire i panni del capopopolo e di essere uomo delle Istituzioni che opera e amministra nell’interesse della sua comunità riconoscendo meriti e demeriti di tutti. Se avrai il coraggio di assumerti questa responsabilità – concludono Donatelli, Marangella e Serio – vedrai che, al di là del contradditorio politico, anche le forze di opposizione ti daranno una mano come abbiamo già dimostrato nella gestione della vicenda Ospedale San Marco. Se al contrario opterai per passare cinque anni in perenne campagna elettorale con un clima da eterno comizio che appaga solo il tuo ristretto cerchio di adepti, sappi che a voltarti le spalle non saranno i tuoi oppositori in consiglio, ma gli stessi cittadini che ti hanno votato.»