Giro di boa per l’ultima amministrazione targata Ciro D’Alò. Il due volte sindaco di Grottaglie, dopo tre candidature consecutive, come è noto, non può più esser ricandidato poiché ha guidato la città per due mandati consecutivi (la prima candidatura a sindaco terminò con l’elezione come consigliere comunale, seduto tra i banchi dell’opposizione, con Ciro Alabrese primo cittadino).
Il limite al numero dei mandati che possono essere ricoperti consecutivamente da un sindaco è stato previsto per la prima volta nel 1993. Nei comuni sotto i 5 mila abitanti non ci sono limiti di mandato. Nei comuni tra 5 e 10 mila abitanti il limite è di 3 mandati consecutivi. Ci sono diversi comuni molto piccoli con un sindaco al quarto mandato. Nel caso della città di Grottaglie, essendo un comune oltre i limiti fin qui esposti, il numero dei mandati è pari a 2.
Grafico della situazione in Italia
Assodato quindi che questa in essere sarà l'ultima amministrazione guidata da Ciro D'Alò, la stessa si potrebbe preparare a fare un bel tagliando: stante gli ultimi rumors che arrivano da Palazzo di Città, il sindaco, sollecitato da alcuni partiti facenti parte della coalizione Grottaglie Next (esiste ancora? Si è modificata nel tempo?), sarebbe pronto ad azzerare le deleghe e procedere ad un rimpasto, verifica, quadratura... chiamatela come volete. Quando? E' proprio questo il nodo da sciogliere.
Prima le dimissioni dell'Assessore Marangi, poi la nomina dell'assessore Anastasia, quindi le dimissioni dell'Assessore Vinci, poi il reintegro dello stesso con il sostegno di tutta la maggioranza. Poi arrivarono le dimissioni dell'Assessore Piergianni, posizione rimasta ad oggi vacante.
Ma andiamo con ordine: innanzitutto va riassegnata la delega alle Politiche agricole, Sviluppo rurale e centro servizi per l'agricoltura, Verde pubblico, Strade rurali e Promozione delle tradizioni locali. Il sindaco si è tenuto a sé le deleghe, assegnando al consigliere De Carolis un incarico extra giunta, con compiti di studio, analisi e verifica... una funzione esclusivamente propositiva e di consulenza. La scelta di De Carolis nasce dal fatto di assegnare al suo gruppo consiliare di appartenenza la quota assessorile spettante dal post elezioni e rimasta come dicevamo al momento vacante.
La scelta di non riassegnare subito proprio quella quota assessorile trova fondatezza proprio nella volontà di farla confluire in una più ampia verifica di giunta, che in prima battuta era stata ventilata nel mese di giugno. L'avvio del cartellone estivo e di tutti gli eventi ed annessi per i quali la Giunta ha lavorato ha determinato la propensione di spostare la verifica a fine estate, verosimilmente a settembre.
Tale orientamento però traballò dopo le dichiarazioni di voto alle Elezioni Europee dell'assessore Vinci (che fuoriuscito dal M5S divenne, come dicevamo, espressione in Giunta di tutta la Maggioranza, cosi come consigliato dal sindaco, in attesa sempre della Verifica), che senza partito di rappresentanza invitò i suoi sostenitori a votare per la candidata di Alleanza Verdi e Sinistra. Una scelta che fece storcere il naso a diversi componenti della Maggioranza, che chiesero lumi proprio al primo cittadino.
L'ultimo Consiglio Comunale (di cui, a proposito, non vi è traccia al momento nel Portale Comunale nella sezione che raccoglie le Dirette Streaming, fermo al 10 luglio) dello scorso venerdì ha nuovamente riscaldato l'ambiente e il punto dell'ODG sull'Aborto ha riacceso animi, stimoli e modus operandi.
Mal di pancia, irrigidimenti, sfoghi a voce alta che ormai sono all'ordine del giorno (a proposito), e che, nonostante pseudo smentite, sono ormai sul tavolo della stanza del primo cittadino da mesi, anzi da almeno un anno... è partita infatti proprio un anno fa la prima richiesta di verifica di Giunta, allora il sindaco riuscì a placare gli animi, oggi immaginare che la squadra di governo resti la stessa, senza rimpasti, fino a fine mandato pare difficile.
Vedremo... riunione di maggioranza permettendo.