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All’inizio, è un “fai la nanna senza lacrime” oppure “facciamo la nanna amore?”, poi però diventano “fai sta caVOLO di nanna!” o “vuoi dormire, SI O NO?!!”. La logica è che se un bimbo non dorme, non dormiranno nemmeno mamma e papà: un disagio che diventa un problema che condiziona pesantemente la vita quotidiana e la disperazione prende piede.

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Si inizia a cercare, leggere e comprare tutti i tipi di volumi che trattano l’argomento sonno e bimbi fino ad avere una mini biblioteca in cui ci vengono proposti soluzioni alternative o rimedi naturali per favorire il sonno ai nostri figli insonni.

Di seguito, alcuni consigli generali sulla tematica che riassumono un po’ tutto quello che molti di noi già hanno sperimentato e utilizzano come metodi educativi come:
– è utile ricordare al bimbo che il letto non è un luogo per giocare ma solo per dormire;
– non ci si addormenta con la tv accesa, piuttosto un libro le cui fiabe, a volte, non fanno addormentare ma hanno il potere di rilassare e creare un momento di coccole e dolcezza tra figlio e genitore. Sono delle abitudini che rassicurano il bambino dato che, solitamente, sono i fuori programma che li disorientano;
– in ultimo, ma di uguale importanza, è riuscire a non rendere evidente al bimbo il proprio stato di insofferenza: è controproducente perché i piccini sono molto influenzati dalle sensazioni degli adulti, si potrebbe innescare un meccanismo particolare in cui il genitore si agita e il bimbo urla o, viceversa, più il bimbo urla e più il genitore si agita.

C’è chi consiglia di non portare a letto il bambino quando non ha sonno e che bisognerebbe aspettare che siano molto stanchi: sbagliato secondo me.

A parte il fatto che i bambini hanno delle risorse di energie pazzesche e aspettare che queste si esauriscono, vuol dire fare le ore piccole. Pari passo alle buone abitudini, andrebbero affiancate anche delle piccole regole come orari decenti in cui andare a dormire, che non si possono dare a dei neonati che hanno delle esigenze alimentari assai diverse da un duenne in poi che, invece, ha già degli orari ben precisi quasi come un adulto durante il corso della giornata come pasti regolari e orario scolastico.

Esistono anche rimedi naturali come oli essenziali che vanno utilizzati con particolare cautela nei bambini al di sotto dei 10 anni, e solo per via esterna, mediante gocce (5-10) da versare in diffusori di profumi per l’ambiente: la lavanda vera, ad esempio, è un sedativo e un antiangoscia, il mandarino è indicato per l’insonnia e l’ansia, la camomilla contrasta il nervosismo e l’irritabilità, calmando e facilitando il sonno.

Efficaci sono anche i fiori di Bach che vanno scelti secondo precisi stati d’animo nelle loro varie essenze floreali come Agrimony (per indole ansiose e inquiete) o Olive e Horubean (per stanchezza fisica e mentale e difficoltà ad alzarsi al mattino). La naturopatia può aiutare a risolvere problemi di sonno o agitazione ma è opportuno specificare che l’amore,il tempo,il dialogo e la comprensione dei genitori rappresentano sempre e comunque la migliore cura che ci possa essere in qualsiasi circostanza.

Riuscire a regolare il sonno notturno dei figli è una conquista assai ardua e non riuscirci potrebbe portare all’esasperazione. Nell’attesa che il nostro pargolo impari ad apprezzare il momento in cui potrà sprofondare sotto le coperte e sognare il suo eroe preferito, è bene parlarne con il proprio pediatra per dei consigli specifici ma anche per tranquillizzarsi ed escludere che ci possano essere fattori scatenanti come apnee notturne, dolori o altri disturbi.

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