Largo ai giovani agricoltori. La spinta arriva dal Governo e dalla Regione Puglia attraverso bandi e provvedimenti che mirano ad incentivare l’avvio o il potenziamento delle imprese under 35.
«In concreto – spiega il presidente di Confagricoltura Taranto, Luca Lazzàro – vengono messi a disposizione dei giovani agricoltori terreni e finanziamenti agevolati per accompagnare il processo di ricambio generazionale di cui il settore agricolo ha urgente necessità». La Puglia, infatti, ha appena dato il via libera in commissione alle modifiche della Legge regionale che prevede disposizioni per favorire l’accesso dei giovani all’agricoltura e contrastare l’abbandono e il consumo dei suoli agricoli: «L’intervento regionale – chiarisce Lazzàro – va opportunamente a colmare la lacuna della mancanza di un meccanismo per l’eventuale esercizio del potere sostitutivo in caso di inerzia dei Comuni nell’individuazione dei suoli, tra cui quelli incolti e abbandonati».
La novità è che spetterà al Dipartimento Agricoltura regionale stabilire il termine entro cui i Comuni stessi dovranno provvedere e, in mancanza, sarà la Giunta regionale a nominare un commissario ad acta per procedere: «La norma, priva di questo passaggio, – dice Lazzàro – era finita nelle sabbie mobili della burocrazia: senza censimento dei terreni, che spetta ai Comuni fare, si rischiava di non poter procedere ad alcuna assegnazione ai giovani agricoltori».
Sullo stesso versante opera il meccanismo della Banca Nazionale della Terra Agricola, che solo in Puglia ha messo in vendita un primo lotto di 1629 ettari di terreno di proprietà di ISMEA: «Si può accedere attraverso lo sportello telematico, inviando una manifestazione d’interesse – ricorda Lazzàro – ed è possibile l’accensione di un mutuo ipotecario destinato a beneficio dei giovani imprenditori agricoli. Per Taranto sono disponibili 13 terreni, sui 76 totali, per una superficie di 311 ettari. É uno stimolo importante per molti giovani imprenditori che hanno voglia di scommettere sull’agricoltura e sulla propria voglia di restare legati alla terra, ma con una forte spinta innovativa certificata dalla crescita costante del settore agroalimentare».
E’ in sostanza il modello che ispira il bando “Resto al Sud”. L’incentivo, gestito da Invitalia, prevede un finanziamento fino ad un massimo di 40 mila euro per ciascun richiedente under 35, con una quota a fondo perduto del 35 per cento e il restante 65 attraverso un prestito a tasso zero da restituire in 8 anni. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, comprese le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 40 mila euro per ciascun socio con tetto massimo ammissibile di 200 mila euro per ogni singolo progetto. Le domande si potranno presentare dal prossimo 15 gennaio 2018.
«Incentivare l’avvio di nuove imprese agricole giovani – rimarca Lazzàro – è il riconoscimento del valore che l’agricoltura sta dimostrando di poter generare, nonostante gli anni difficili della crisi, in termini di crescita del Pil e dell’occupazione. L’agricoltura sta tornando ad essere economia primaria, anche nella considerazione dei decisori politici, una scelta importante per dare priorità ai settori che più trainano lo sviluppo: e questa è una buona notizia per tutto il mondo agricolo, a partire dagli imprenditori sotto i 35 anni».