Il 17 novembre, In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, il Castello Aragonese di Taranto si illumina di viola, al pari dei più famosi edifici del mondo, che già da anni aderiscono all’iniziativa, al fine di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica affinché ogni bambino che nasce prematuro a Taranto, in Italia, in Europa e nel mondo, possa avere la miglior possibilità di cura e di vivere una vita felice e sana
Anche questo Novembre, la comunità della Giornata Mondiale della Prematurità, continua a lavorare per un’iniziativa globale di illuminazione di viola di edifici, monumenti e luoghi storici, in molti continenti, per dimostrare che il mondo rimane unito per la salute dei piccoli neonati. Organizzazioni di genitori, ordini professionali, organizzazioni non governative, istituzioni pubbliche, aziende private, agenzie dell’ONU e donatori, in tutto il mondo, rendono omaggio ai bambini nati troppo presto o troppo piccoli e alle loro famiglie e organizzano attività ed eventi per attirare congiuntamente l’attenzione sulle nascite pretermine e sulle complicazioni e rischi che questo evento può comportare.
La Marina Militare e nello specifico il Comando Marinasud, consentendo l’illuminazione del Castello Aragonese, come luogo simbolico per la nostra città, risponde alla richiesta di ABIO TARANTO ONLUS e dell’Associazione per la Neonatologia “Delfini e Neonati – A. De Cataldo” Onlus, confermando il consueto sostegno e sensibilità nei confronti dei bambini ospedalizzati
La Giornata Mondiale della Prematurità viene celebrata a livello mondiale, con i partner dell’OMS e dell’UNICEF, per aumentare la consapevolezza in merito alle nascite premature, alle possibili conseguenze e alla loro prevenzione. E’ opportuno ricordare che il numero dei bambini che nascono prematuri cresce di anno in anno e nel mondo 1 bambino su 10 nasce prematuro. In Italia ogni giorno nascono quasi 100 bambini prematuri o con patologie e oltre 20 di loro vengono “attaccati” ad una macchina anziché al seno della madre.
I dati confermano però che gli ottimi risultati delle tecnologie biomediche per le cure intensive neonatali italiane, negli ultimi dieci anni hanno ottenuto ottimi traguardi, al pari degli Stati Uniti e dei paesi del Nord Europa.
Le mamme dell’associazione “Delfini e neonati” Onlus di Taranto, che hanno vissuto l’esperienza traumatica di una nascita pretermine, in occasione di questa giornata, saranno presenti nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale “SS: Annunziata” di Taranto per testimoniare il loro impegno a favore dei piccoli e delle loro famiglie.
Inoltre, il 10 dicembre a Taranto sarà sottoscritto un patto tra gli operatori sanitari della TIN e l’associazione “Delfini e Neonati” ispirato ai principi contenuti nella Carta dei Diritti del Bambino Nato Prematuro.
E’ un primo passo verso una presa in carico che non riguarda però solo l’ospedale ma tutti i servizi sanitari e sociali del territorio che hanno il dovere di sostenere il percorso accidentato di queste famiglie che spesso, dopo il ritorno a casa, si ritrovano da sole.