Il 23 maggio, in tutta Italia, viene celebrata la Giornata della Legalità, data che coincide con l’anniversario della strage di Capaci. In uno degli agguati di mafia più agghiaccianti della lunga storia che vede come antagonisti Cosa Nostra e lo Stato Italiano, persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e il personale della scorta Vito Schifano, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
Dal 2002 il Miur e la Fondazione Falcone, si sono fatti promotori di preogetti di educazione alla legalità nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso dei percorsi didattici che trovano sintesi nella celebrazione della giornata del 23 maggio e che, nel corso degli anni, hanno avuto il patrocinio di istituzioni di rilievo, quali le Forze dell’Ordine, l’Autorità nazionale anticorruzione, la Procura nazionale antimafia, il Consiglio superiore della Magistratura, la Corte dei Conti. Quest’anno, in virtù dell’ausilio della Polizia di Stato, è stato indetto il concorso “Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria”, al quale hanno aderito oltre 700 scuole di tutto il Paese. Sono quindi moltissime, in tutta la penisola, le iniziative per celebrare la ricorrenza, dalla marcia della legalità (Istituto Comprensivo Grossi di Rho, Istituto Comprensivo dante Alighieri di Valderice, e via dicendo) alla nave della legalità. Questa infatti, rappresenta una pensata del tutto inedita: più di mille studenti salperanno il 22 maggio dal porto di Civitavecchia a bordo della Nave della legalità, per approdare a Palermo il 23 mattina. Lo specifica dedica di quest’anno è rivolta agli uomini e alle donne delle scorte. Inoltre a Palermo, dall’aula bunker dell’Ucciardone, grazie all’iniziativa congiunta del Miur e della Fondazione Falcone, muoveranno due cortei che confluiranno sotto l’albero intitolato a Falcone, in via Notarbartolo, dove saranno commemorati i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme alle altre vittime delle stragi di Capaci (23 maggio 1992) e via Mariano D’Amelio a Palermo (19 luglio 1992, dove caddero Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina).