«Oggi (venerdì 1 luglio, NdR) alla presenza di sua eccellenza il Prefetto di Taranto Dr. Umberto Guidato, si e discusso del Piano di Emergenza Sanitario Estivo, programmato dal dott. Rossi, Direttore generale dell’Asl TA1, e in quella sede alla presenza dell’On. Vico, i consiglieri, Regionali tarantini, Franzoso, Turco, Morgante, Perrini, Galante, Assordante l’assenza di Borraccino, Pentassuglia e Mazzarano, si è consumata la morte annunciata dell’Ospedale San Marco di Grottaglie.» Lo dichiara in una nota Ciro Gianfreda, Consigliere Comunale e Coordinatore di Forza Italia – Grottaglie.
«Forza Italia di Grottaglie – prosegue Gianfreda – non permetterà a nessuno di assecondare o fare come ponzio pilato, guardando dall’altra parte e vedere distruggere il nostro ospedale e trasformarlo in un Centro Riabilitativo. Emiliano deve venire a Grottaglie e sentire le esigenze di questo territorio.
Oggi, cosi come già programmato, qualcuno fa finta di non ricordarlo che all’inizio di Giugno 2016, a Bari, dal Direttore del Dipartimento Sanità della Regione Puglia, Giovanni Gorgoni alla presenza dei Sindacati e con i Direttori Generali delle Asl si è discusso un cronoprogramma, in cui si anticipavano, “le scelte del piano di riordino della rete, con qualche chiusura di reparti e ospedali, così da dirottare il personale laddove è previsto un maggior afflusso di pazienti”. Cosa che puntualmente è accaduto all’interno di questo Piano Emergenziale Sanitario Estivo. Inoltre in quella riunione ha Bari si è dichiarato che l’assunzione di personale per il periodo estivo sarebbe stata autorizzata entro il limite di spesa di 50 milioni di euro. ( Cosa che solo in Provincia di Taranto ancora non è avvenuto o se avvenuta, o se sta avvenendo con estremo ritardo). In quel consesso si disse che è quello che Roma permette, di più non si può fare.
Per quanto riguarda l’ Asl di Taranto – ribadisce il Consigliere Comunale e Coordinatore di Forza Italia – Grottaglie, i pronto soccorso del Moscati e dell’ospedale di Grottaglie si disse che saranno trasformati in Punti di Primo Intervento sin da subito. Nel primo caso per assecondare la vocazione oncologica del nosocomio, nel secondo perché mancano alcune delle specializzazioni tipiche dell’ospedale di base e, quindi, come prevede anche il decreto ministeriale 70, si ridimensineranno le realtà esistenti. Le unità di personale recuperato da entrambe le strutture, quindi, andranno a rafforzare il pronto soccorso del SS. Annunziata. Si decise anche lo Stop alle nascite a Grottaglie, qui rimarrà solo l’ambulatorio di ginecologia. Il punto nascita sarà spostato al SS Annunziata. Cosa che puntualmente avverrà da lunedì prossimo, con la scusa della non sicurezza del reparto di Ginecologia, avvallata anche dal Primario di Ginecologia del Santissima Annunziata, responsabile anche del reparto di Grottaglie. Detto questo, qualcuno non creda che Noi Grottagliesi, abbiamo l’anello al naso, o possiamo credere che, tutto ritornerà come prima dal primo di Ottobre 2016, alla chiusura del Piano Sanitario Emergenziale Estivo, come dichiarato dal Direttore Generale dell’Asl Tarantina Dott. Rossi, nella riunione dal Prefetto e che il Sindaco D’Alo neo insediato ha ritenuto sufficiente per rassicurare la cittadinanza grottagliese. Cosi non è!!
Perché – incalza Gianfreda, qualcuno ci deve spiegare, ad esempio come mai, il reparto di Ginecologia del San Marco di Grottaglie, nel 2014, 2015 e per tutto il primo semestre del 2016, pur avendo subito ogni tipo di ostracismo e solo grazie alla professionalità dei Medici, delle Ostetriche, del personale infermieristico, è riuscito rimanere aperto e solo in marzo 2016, ci si è ricordato che solo per il reparto di Grottaglie, non sono garantiti i livelli minimi di sicurezza per le madri e per i bambini. Mentre per gli altri punti nascita presenti in Provincia, non vi è traccia di relazioni tecniche e dichiarazioni da parte dei Primari responsabili delle altre strutture anche a noi contermini? Perché solo per Grottaglie il reparto di ginecologia non è sicuro? La domanda che mi faccio e che si fanno i Grottagliesi, che ripeto non hanno l’anello al naso, gli altri punti nascita aperti, ad esempio, Martina Franca, oggi è sicura se si lo si metta per iscritto? Ha tutte le figure necessarie, come gli anestesisti, i neonatologi, i medici che coprono tutti i turni cosi come previsto dal DM 70? Quanti Parti ha fatto nel 2015? Di più o dimeno del reparto di Grottaglie? Uno al giorno, o di meno di quelli fatti a Grottaglie nel 2015? Stessa cosa vale per Castellaneta. Stessa cosa varrebbe per qualsiasi altro ospedale della Puglia, che sono rimasti aperti e che non subiranno ridimensionamenti ne chiusure.
Per quanto riguarda poi la chiusura del Pronto Soccorso sia di Grottaglie che del Moscati, veramente si crede, specialmente nel periodo estivo, che si possa dirottare sul S. Annunziata i 19.000 mila del Moscati e i 21.000 accessi del San Marco, cioè circa 110 accessi giornalieri, senza che il pronto soccorso del Santissima Annunziata, già oggi in grosse difficoltà, ( basta esserci andato una Volta), possa andare in crisi vista anche la sua posizione logistica, il traffico cittadino quasi infernale in alcune ore del giorno, e della presenza a Taranto del Hot Spot per i rifugiati? Noi riteniamo che questo Piano Sanitario Emergenziale Estivo vada immediatamente ritirato e rimodulato. E se ci devono essere dei sacrifici in termini di personale e ridimensionamenti di reparti, questi debbano essere ripartiti su tutti gli Ospedali della Provincia e su tutte le risorse umane ed economiche dell’intera ASL Tarantina. Se il Direttore Generale dott. Rossi è in grado di fare questo e bene, altrimenti si dimetta, lasci spazio ad altri.
Inoltre – aggiunge ancora Ciro Gianfreda, Consigliere Comunale e Coordinatore di Forza Italia – Grottaglie – il Direttore Generale Rossi, non può anticipare la chiusura di reparti come previsto dalla bozza del Piano Sanitario Regionale che ancora non è stato discusso ne con i territori, ne, nelle commissioni regionali di competenza, ne in Consiglio Regionale.
La posizione di Forza Italia di Grottaglie è chiara, non permetterà che l’Ospedale di Grottaglie sia l’unico a pagare per l’intera Provincia . Se la Direzione Generale non rivedrà il Piano Sanitario Emergenziale Estivo, la settimana prossima presenteremo un’esposto alla Procura della Repubblica e a tutti gli organi competenti, affinché si verifiche che, i requisiti di sicurezza siano garantiti anche negli altri Ospedali della Provincia di Taranto, e non solo per l’ospedale di Grottaglie.
Questo sarà fatto – conclude Gianfreda, non per un principio campanilistico, ne perchè si vuole l’ospedale sotto casa, ne per un ostracismo politico, perchè noi riteniamo che la salute non abbia colore politico, perchè il diritto alla salute è un diritto garantito dalla costituzione e tutti i cittadini sono uguali, e perchè se i principi legislativi, i parametri economici e tecnici, le direttive del DM 70, valgono per l’Ospedale San Marco di Grottaglie e per il Moscati, allora questi devono essere anche validi anche per gli altri Ospedali sia della Provincia Tarantina che dell’intera Puglia.»