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«Il 30 Novembre 2015, il Comune di Grottaglie ha perso presso il Consiglio di Stato (Quarta Sezione) il ricorso numero 1498 del 2014, presentato da un cittadino Grottagliese, difeso dall’avvocato Antonio Lupo, richiedendo un risarcimento danni derivante da un’occupazione illegittima ed un esproprio, compreso il pagamento degli interessi e della rivalutazione monetaria dal giorno dell’occupazione ad oggi, di un’area di mq. 3.867 (4.267 mq. occupati col decreto sindacale di occupazione d’urgenza del 14 Maggio 1981, meno 400 mq. ceduti con la convenzione urbanistica del 19 Giugno 1984) effettuata dal Comune di Grottaglie, con cui si è realizzata la sistemazione di Viale dello Sport e Piazzetta Unicef.» A confermare quanto già illustrato nello scorso Consiglio Comunale è Ciro Gianfreda, consigliere comunale di Grottaglie PdL-F.I. e coordinataore cittadino di F.I.

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«Senza voler entrare nel merito della sentenza del Consiglio di Stato, ormai definitiva, che ha visto soccombente il Comune di Grottaglie – prosegue Gianfreda, in Consiglio Comunale, durante la seduta dell’Assestamento di Bilancio 2015, il sottoscritto ha denunciato il problema che si è venuto a creare per le casse comunale a seguito di questa sentenza. Problema, a mio avviso e lo ribadisco pubblicamente, potrà portare al dissesto finanziario o all’accensione di un mutuo con destinazione specifica, o all’aumento della tassazione locale o alla distrazione di somme cospicue da capitoli di spesa importanti destinati a servizi per il cittadino, al risarcimento di questi espropri, nel prossimo esercizio finanziario 2016. Somma che attraverso una proposta transativa da parte del proprietario di circa un milione e duecento mila euro era stata già formulata prima della sentenza del Consiglio di Stato, rigettata dall’Amministrazione Comunale e che ora sicuramente sarà maggiore, visto che è stato vinto il ricorso . Il Sindaco Alabrese e l’Assessore al Bilancio in maniera capziosa e superficiale, hanno dichiarato in un loro comunicato stampa di pochi giorni fa, che la sentenza in questione non incide assolutamente per tutta una serie di ragioni tecnico-giuridiche sul Bilancio 2015 , questo mi verrebbe da dire, lo sanno pure le pietre e io non lo mai dichiarato. Però loro dimenticano di dire che, quando nella discussione dell’Assestamento di Bilancio, ho chiesto di soprassedere nella decisone di utilizzare l’Avanzo di Amministrazione libero, pari ad € 816.384,00 , cifra che sarebbe potuta servire a coprire parzialmente e a risarcire il privato nel 2016 e limitare così i danni che impatteranno sul prossimo esercizio finanziario 2016. Il Sindaco e l’Assessore con la loro incapacità politico-amministrativa hanno preferito continuare a non ascoltare i miei suggerimenti e a gestire i soldi pubblici in maniera clientelare specie con l’avvicinarsi della prossima campagna elettorale, distribuendo i soldi a pioggia, come chiaramente si evince dalle schede allegate all’ Assestamento di Bilancio e relative alle somme dell’avanzo non vincolato.

Quando l’Assessore al Bilancio, puntualizza che questo problema sul risarcimento dell’ esproprio dovrebbero restare nelle valutazioni tecnico-giuridiche e non essere oggetto di discussione politica, dimentica che chi siede in Consiglio Comunale è stato eletto dai cittadini ed è compito di un buon Amministratore chiedere al Sindaco, alla sua Giunta e alla sua maggioranza, di non insabbiare e rendere pubblico problemi importantissimi, che come questo, riguarderanno sia il prossimo Bilancio di Previsione 2016, sia la prossima Amministrazione chi si insedierà nel Giugno 2016 dopo le Amministrative, senza fare lo scarica barile come vuole il Sindaco Alabrese.
Pertanto per una questione di trasparenza e di buona gestione amministrativa, invito il Sindaco e l’Assessore a spiegare non al Consigliere Ciro Gianfreda ma ai cittadini di Grottaglie, visto che, in verità, il Consiglio di Stato non ha quantificato il risarcimento, ma ha stabilito quanto segue:
1. il risarcimento deve aver luogo in relazione all’illegittima occupazione del bene, e deve coprire le voci di danno per il mancato godimento del bene ( oltre 30 anni);
2. di perfezionare con contratto di acquisto del bene (con il consenso di parte originaria ricorrente), ovvero di avvalersi in via postuma dello strumento acquisitivo della proprietà di cui all’art. 42 bis d.p.r. n. 327/01, nei termini di recente delineati anche dalla sentenza della Corte Costituzionale), corrispondendone il valore venale dell’area;
3. in ultimo, nel restituire il bene nel caso il Comune non volesse acquisire l’Area, salvo pagare quanto dovuto al punto 1 ( a mio avviso quest’ultimo caso del tutto improbabile, poiché trattasi di strada e spazzi pubblici ormai urbanizzati e fruiti dalla cittadinanza).

Quindi – aggiunge Gianfreda – visto che, il Giudice ha stabilito che entro gg. 60 decorrenti dalla data di pubblicazione/notificazione della sentenza, l’Amministrazione tenendo presente che il risarcimento dovrà corrispondere all’attuale valore venale del bene, e sarà parametrato al periodo di illegittima occupazione del bene e al suo mancato godimento (circa 30 anni), è irresponsabile da parte mia, chiedere anche nel rispetto della continuità amministrativa quanto segue:
– A quanto ammonta effettivamente il risarcimento che l’amministrazione comunale dovrà rifondere al privato?
– Se è vero che la cifra da corrispondere sarà circa duemilioni di euro?
– E’ strumentale aver chiesto da parte mia di mettere da parte l’Avanzo di Amministrazione libero, pari a oltre ottocentomila euro ?
– E’ da irresponsabili chiedere queste cose anche se sono cose ereditate dal passato e non risolte nei termini di legge?
Infine, voglio ricordare al Sindaco Alabrese che nel 1981, ( data dell’occupazione dell’area) vi era una Giunta a guida P.C.I ( Sindaco Avv. Angelo Fago), e negli ultimi 20 anni vi sono state Giunte di Centro Sinistra, quindi il Sindaco Alabrese, non scarichi la colpa su altri, ma si assuma la responsabilità e dia risposte all’altezza del ruolo che ricopre e che non mettano in difficoltà, ne le casse comunali, ne le tasche dei cittadini Grottagliesi con aumenti di tasse che si potrebbero evitare con una gestione più attenta e trasparente, accantonando somme che erano disponibili nel Bilancio 2015 e che non si sono volute mettere da parte, per uno scopo specifico come questo degli espropri.

Comunque a breve – conclude Ciro Gianfreda, fra meno di due mesi, sapremo a quanto ammonta effettivamente il risarcimento e capiremo chi veramente e fazioso e irresponsabile. Certamente il sottoscritto, non si farà intimidire ne dal Sindaco ne dall’Assessore al Bilancio e sarò attento nel seguire lo sviluppo di questa vicenda nel solo interesse dei cittadini Grottagliesi. »

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