«Premesso che, sono per la riapertura del Giudice di Pace senza se e senza ma. Lo ero nel passato quando l’ufficio del Giudice di Pace lo abbiamo perso e il nostro Sindaco si disinteresso completamente anche di fronte ad una raccolta firme fatta dagli Avvocati Grottagliesi, e che mi vide al loro fianco per il mantenimento di questo importante presidio di giustizia. Lo sarò anche l’anno prossimo, quando il Ministero della Giustizia si esprimerà in merito, speriamo positivamente, in quella occasione non farò mancare il mio appoggio nel votare eventuali atti deliberativi che impegnino l’amministrazione comunale a concludere questo iter.» E’ quanto afferma Ciro Gianfreda, consigliere comunale di F.I. – P.d.L. e commissario cittadino di Forza Italia.
«Peccato però – prosegue Gianfreda – che il Sindaco Alabrese, se non fosse stato per l’impegno di questa opposizione, probabilmente, anche questa volta non avrebbe fatto nulla.
Personalmente nel fare il mio dovere di consigliere comunale, ho presentato il 24 Luglio 2015, una proposta di Delibera per la richiesta di riapertura del Giudice di Pace da discutere in Consiglio Comunale entro 20 giorni e un ordine del giorno nel Consiglio Comunale del 27/07/2015. Il Sindaco, mentre cincischiava con i Comuni di Monteiasi, Montemesola, Crispiano da almeno tre quattro mesi, i quali puntualmente in maniera prevedibile, si sono smarcati nel partecipare alle spese in termini Economici e di Personale, prima del 24 luglio scorso, mi sono recato presso i nostri uffici comunali, (Uff. Protocollo, Segreteria, Contenzioso–Legali e in molti altri uffici ) in questi uffici mon vi era traccia di nessun documento ufficiale, ne una proposta di delibera , ne una delibera di Giunta, ne un documento amministrativo, nulla di nulla, che facesse presagire la reale intenzione del Sindaco in merito alla riapertura del Giudice di Pace a Grottaglie.
Il Sindaco, dopo la mia proposta di delibera del 24 luglio, l’O.d.G. del 27 Luglio, la pressione della categoria degli Avvocati presenti numerosi al Consiglio Comunale del 27 Luglio, fatto saltare per mancanza di numero legale, facendo uscire i consiglieri di maggioranza, su richiesta del Sindaco, come da Lui dichiarato pubblicamente, messo alla strette, finalmente, inizia la procedura per richiedere la riapertura del Giudice di Pace.
Il 29 Luglio in Giunta il Sindaco, approva la delibera n.352/2015 “ Richiesta di ripristino del Giudice di Pace di Grottaglie “, e la delibera n.353/2015 “ Assegnazione personale all’ufficio del Giudice di Pace di Grottaglie da ripristinare”. Il 30 luglio , il Sindaco compila poi, la domanda da inviare al Ministero della Giustizia prot. 17432 del 30.7.2015 e a cui allega le due delibere sopra richiamate e le disposizione del Segretario Generale Comunale del 30.7.2015 prot. Nn 177416,17417,17418 con cui si dispone l’utilizzo di tre unità di personale comunale presso l’istituendo ufficio.
Sempre il 30 di luglio, ultimo giorno utile, il responsabile l’ufficio Settore affari generali –contratti ed appalti, trasmette le previsioni di spesa per la riapertura del Giudice di Pace e da imputare nel bilancio 2015. Sentite un pò a che ora il Sindaco trasmette via PEC al Ministero della Giustizia , la richiesta di riapertura degli Uffici del Giudice di Pace? La trasmissione della domanda avviene alle ore 15:48 pomeridiane. Non c’e che dire per un Sindaco che si è impegnato per la riapertura dell’Ufficio del Giudice di Pace. Speriamo che non ci sia anche un orario di presentazione per le domande con scadenza al 30 di Luglio 2015. Altrimenti saremo fuori già in partenza.
Ma non solo, cosa ancora più grave, nella delibera di Giunta Comunale n.352/2015 il Sindaco scrive: “la riapertura dell’ufficio del Giudice di Pace discende dall’esigenza di rendere meno pregiudizievole possibile per la popolazione la scelta governativa nonchè quella di fornire una risposta alle richieste degli avvocati, dell’opinione pubblica, della minoranza consiliare che ha presentato un ordine del giorno in merito da discutere nel consiglio comunale del 30.07.2015”. Peccato che l’ordine del giorno, presentato da me nel Consiglio Comunale del 27 Luglio, poi discusso in quello del 30 , per mancanza di numero legale, sia stato BOCCIATO nella seduta del 30 luglio dalla Maggioranza e con il quale il sottoscritto proponeva di approvare :
1) La Riapertura degli Uffici del Giudice di Pace precedentemente chiusi a Grottaglie.
2) Di impegnare il Sindaco con urgenza, visto l’imminente scadenza del 30.07.2015, data ultima per presentare istanza, presso il Ministero della Giustizia per la riapertura degli uffici del Giudice di Pace a Grottaglie precedentemente chiuso.
3) Di impegnare il Consiglio Comunale a discutere nel primo Consiglio Comunale utile la proposta di deliberazione presentata il 24 luglio 2015.
Questo – evidenzia Gianfreda – che significa, purtroppo Amministrativamente. Che il Sindaco Alabrese ha mandato la richiesta di riapertura del Giudice di Pace il 30/07/2015 all’ultimo momento utile ( ore 15.48) con tutti gli allegati tra cui, la D.G.C. n. 352/2015, in cui è richiamato l’O.d.G. non approvato dal Consiglio Comunale , cioè BOCCIATO. In questo modo risulterà ufficialmente che, il Consiglio Comunale non gli da mandato, in parole povere, gli ha detto anche con il suo voto contrario all’O.d.G, che a Grottaglie non si dovrà riaprire il Giudice di Pace.
Mi viene da dire, che Casino!!!
Dilettanti allo sbaraglio. O furbetti del quartierino? O forse, tutto montato ad arte per tenersi le mani libere l’anno prossimo, quando bisognerà impegnare complessivamente una cifra pari a 150-160 mila euro compreso il costo per sostituire il nostro personale distaccato presso il Giudice di Pace all’interno dei nostri uffici comunali?
Infine, chi sa cosa penserà il Ministero della Giustizia, quando esaminerà la pratica e chiederà al Comune di Grottaglie, l’Ordine del Giorno bocciato anche con il voto del Sindaco, in cui si chiedeva la riapertura degli uffici del Giudice di Pace e che lo stesso SINDACO HA BOCCIATO?
Un caso unico in Italia. CHE FIGURACCIA!!!!
Io ero, sono e sarò sempre per la riapertura del Giudice di Pace – conclude Ciro Gianfreda, infatti ho votato a favore dell’Ordine del Giorno, insieme al consigliere Santese e Ragusa e non contro come ha fatto il Sindaco e la sua maggioranza, rischiando cosi con il suo atteggiamento di chiusura nei confronti dell’opposizione, di vanificare la riapertura del Giudice di Pace.»