«Ma è mai possibile che l’Amministrazione di Grottaglie con a capo il Sindaco Ciro Alabrese debba essere ripresa prima dalla SLC CGIL e poi dal suo stesso partito il PD con il Dott. Cazzolla responsabile provinciale del Dipartimento Telecomunicazioni e Digitalizzazione, per il caso di sfruttamento dei lavoratori in un call center in cui non si sono rispettate le minime regole contrattuali nel campo lavorativo.» Se lo chiede in una nota Ciro Gianfreda, Capogruppo Pdl – F.I. nel consiglio comunale di Grottaglie .
«I due delegati – scrive Gianfreda – pubblicamente sulla stampa locale hanno denunciato che nella citta delle Ceramiche si è verificato un continuato caso di sfruttamento e raggiro, nel settore dei call center.
A parlare è stato prima il sig. Andrea Lumino, Segretario Generale SLC CGIL di Taranto. Che su alcune testate giornalistiche ha dichiarato che “A Grottaglie esiste un call center (non stato ancora fatto il nome del datore di Lavoro ne in che zona di Grottaglie si trova), dove in questi mesi diversi lavoratori sono caduti nel tranello; hanno firmato un contratto di prestazione occasionale per i primi dieci giorni mentre poi hanno continuato a lavorare in nero, con la speranza, alimentata dal datore di lavoro, di firmare a breve un contratto a tempo indeterminato.”
“Si percepiva un compenso di 300 euro al mese – prosegue Lumino – senza busta paga o contratti firmati”.
A seguito delle giuste lamentele delle lavoratrici per il mancato compenso del mese di luglio e una ramanzina del “datore di lavoro” per l’elevata bolletta del telefono (come se in un call center si dovessero usare i propri cellulari per chiamare) con la conseguente rinuncia a lavorare, arriva alle residenze delle lavoratrici una raccomandata di recesso per abbandono posto di lavoro: siamo fuori dal mondo ha dichiarato Lumino!”
La SLC CGIL – spiega Lumino – ha fatto un esposto alla Procura, aprirà una vertenza e denucerà alla Guardia di Finanza questa situazione.
Il delegato della SLC CGIL – ricorda Gianfreda – ha chiesto alla Nostra Amministrazione di intervenire immediatamente per quanto di sua competenza dopo questa denuncia pubblica. Anche perché ha giustamente dichiarato il delegato in questo momento di crisi, il poco lavoro che abbiamo va salvaguardato e tutelato, anche per dovere istituzionale..
Ma non solo, anche il delegato PD dott. Daniele Cazzolla responsabile provinciale del Dipartimento PD Telecomunicazioni e Digitalizzazione ha seguito di questa denuncia della SLC CGIL ha invitato il Comune di Grottaglie e quindi il Nostro Sindaco Alabrese a fare chiarezza in merito all’accaduto e ad adottare tutte le misure indispensabili, non solo per bloccare l’agibilità del call center ma che tali episodi non si ripetano più.
Purtroppo secondo me – afferma Gianfreda – queste giuste richieste da paese normale e civile saranno lettera morta visto i precedenti.
Basta vedere cosa accade nel Settore agricolo con il caporalato dove ogni mattina “fuori porta “ partono decine di pullman carichi di lavoratrici e lavoratori per una misera paga giornaliera che in alcuni casi non va oltre le 25,00 €, senza rispetto ne’ per le ore di lavoro ne’ per le forme contrattuali. Si è fatto persino un consiglio comunale su queste tematiche e nulla si è cambiato, anzi la situazione a mio avviso è anche peggiorata.
Si giri durante il giorno per le vie di Grottaglie – evidenzia Gianfreda – ad ogni angolo di strada a cielo aperto ormai si vende di tutto dalla frutta, ai fiori, al pesce, in sfregio ai minimi requisiti di igiene pubblica ed alimentare e a chi paga regolarmente le tasse e il suolo pubblico esercitando in locali idonei e regolarmente autorizzati.
Si giri la sera per i parcheggi di periferia ormai trasformati in drive-in in pianta stabile per la degustazione di panini e altre leccornie affumicate alla brace, anche qui in sfregio ai regolamenti comunali di commercio ambulante e occupazione del suolo pubblico.
Come volete che a Grottaglie il Sindaco e l’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive Santoro, si occupino di ciò che accade in un Call center se ormai a Grottaglie tutto e possibile?
Con questo appena denunciato personalmente – ribadisce Gianfreda – ritengo che in questa bellissima Nostra Città non è che non è possibile svolgere attività imprenditoriali e commerciali, anzi ben vengano e vanno anche seriamente incentivate, ma nel rispetto delle leggi e dei regolamenti e dei contratti nazionali di categoria e rispetto pieno dei diritti dei lavoratori e per il loro impegno nel mandare avanti interi settori anche in crisi come l’agricoltura.
Purtroppo per Grottaglie questa Amministrazione non è più in grado di affrontare questi problemi, perché ha smarrito quei valori di solidarietà e di vicinanza, non solo alle classi più deboli come le lavoratrici e i lavoratori, ma anche per quelli che fanno parte dei settori del commercio, dell’imprenditoria e dell’artigianato che in questo bruttissimo periodo di crisi si vedono sopraffatti da questo Far West in cui Grottaglie è precipitato.
Sindaco e Assessore Santoro, conclude Gianfreda – liberate Grottaglie da questo disastro ognuno si assuma le proprie responsabilità che purtroppo per Voi sono ormai alla luce del sole.»