Un’indennità compensativa in favore delle aziende zootecniche che, a causa del gelo, hanno subito ingenti danni.
E’ quanto propone CIA Agricoltori Italiani della Puglia, rivolgendo un appello alla Regione. “Crediamo siano opportuno e urgente attivare specifichi interventi per il settore”, ha spiegato Raffaele Carrabba, presidente regionale della CIA che, sulle difficoltà strutturali e contingenti della zootecnia, negli scorsi giorni, ha organizzato una grande iniziativa a Potenza con allevatori e personalità provenienti da tutto il Mezzogiorno d’Italia.
“In quella occasione”, ha ricordato Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante, “si è discusso specificamente del rischio che l’Europa tagli del 40% i contributi al comparto”.
“Sarebbe la definitiva mazzata a tutta la filiera”, ha aggiunto Benedetto Accogli, presidente provinciale CIA Salento. “Esattamente come accadde nel gennaio del 2017, anche quest’anno, con neve e gelo, purtroppo molti animali delle aziende zootecniche non hanno resistito al freddo e sono morti”, ha ricordato Accogli. “Al danno più evidente e doloroso, si aggiunge quello che deriva dai costi per lo smaltimento delle carcasse. Aiutiamo gli allevatori con misure concrete, prevediamo un sostegno”, ha dichiarato Piero De Padova, presidente provinciale di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi).
“L’ondata di gelo abbattutasi sulla Puglia sta avendo conseguenze pesanti anche sulle coltivazioni. Mandorle, ciliege, albicocche, agrumeti e uliveti sono nella morsa del ghiaccio da diversi giorni, col rischio che i prossimi raccolti possano risultare gravemente danneggiati sia dal punto di vista quantitativo che riguardo alla qualità dei prodotti”, ha affermato Michele Ferrandino, presidente provinciale di CIA Capitanata. “Il problema dei cambiamenti climatici, con il verificarsi di fenomeni di particolare intensità, è ormai una costante”, ha spiegato Carrabba.
“Le calamità dovute al caldo torrido o, come nelle ultime settimane, al freddo intenso che si protrae per giorni, non sono più un’eccezione. Ecco perché non è più derogabile una presa di coscienza reale della questione, con la necessità di progetti e provvedimenti strutturali e di lungo termine capaci di incidere positivamente a tutela del lavoro delle aziende agricole e delle imprese zootecniche, anche e soprattutto per ciò che attiene al sistema delle assicurazioni contro gli eventi calamitosi”, ha concluso Carrabba.