«In una Festa dedicata al mare e alle eccellenze di Puglia, i tralci di vite sono il legame con la terra che il GAL Colline Joniche, presieduto da Antonio Prota, propone ricordando a turisti e visitatori di “Mareviglioso”, l’evento svolto dal 22 al 24 agosto a Polignano a Mare, il segno tangibile di una cultura marinara e rurale che non conosce tratti di discontinuità.» Lo afferma un comunicato del GAL Colline Joniche, che spiega: «E’ stata infatti la vetrina polignanese, che si avvale anche dell’importante supporto di Slow Food, il luogo prescelto dal GAL della provincia di Taranto e da partner scientifici e commerciali per presentare un prodotto gastronomico assolutamente innovativo che partendo da Grottaglie (patria dell’uva da tavola) nobilita tutto il vigneto utilizzandone non solo i frutti ma anche le foglie.
Tre giorni di esposizioni, work shop, degustazioni ed eventi – evidenzia il comunicato del GAL Colline Joniche – che hanno visto la provincia di Taranto rappresentata da un progetto chiamato “La Dolce Vite”: un pesto di foglie di vite, frutto di un lavoro di ricerca e innovazione promosso proprio dal GAL Colline Joniche.
“La vite racconta di una storia mediterranea che attraversa il mare – spiega Francesco Donatelli, vice-presidente del GAL Colline Joniche – e richiama non solo la coltura del vino e dell’uva, ma anche gli echi di una gastronomia che dalla Turchia alla Grecia e fino al Medioriente utilizza le foglie di vite per preparazioni culinarie. Il progetto nato in provincia di Taranto, italianizza questa tradizione gastronomica e sintetizza non solo un’esperienza del palato quanto una nuova opportunità commerciale per i produttori pugliesi e grottagliesi in particolare.
In realtà il progetto è azione concreta e satellitare di una strategia più complessa, che attraverso il modello di sviluppo territoriale denominato Green Road, prova a creare nuovo humus evolutivo a azioni di turismo sostenibile, agricoltura e artigianato.
Il modello della Green Road dalla carta comincia a declinarsi in azioni più concrete che tessono relazioni e collegamenti tra tutti i protagonisti di questo nuovo modo di immaginare lo sviluppo territoriale – sottolinea Donatelli, che preannuncia un PSL (Piano di Sviluppo Locale) 2014-2020 all’altezza di questa sfida.
I presupposti d’altronde ci sono tutti a cominciare dal tavolo tecnico-scientifico che candida il GAL Colline Joniche alla vetrina internazionale di Expo 2015, fino ad arrivare a centinaia di vasetti di pesto di vite che in un colpo solo chiudono il cerchio della produzione viticola.
Da un vasetto di pesto, che gli esperti del gusto assicurano di grande appeal e raffinatezza, passerebbe dunque una nuova sfida per i viticoltori. Basti considerare che nella sola Arabia Saudita nel 2010 sono state importate oltre 9mila tonnellate di foglie di vite per un valore di quasi 11 milioni di euro.
Per la Puglia e per la zona viticola della provincia di Taranto si tratta di una sfida incredibile – spiega ancora Donatelli – ed è per questo che stiamo lavorando non solo sul fronte dell’organizzazione della filiera corta, ma anche sul fronte del commercio estero e del co-branding con le ceramiche di Grottaglie.
Quel pesto saporito e innovativo espressione di questo territorio viaggerà a bordo di vasetti di ceramica prodotti da artigiani del neo nato Consorzio dei ceramisti di Grottaglie. Se non è sviluppo integrato questo!»