Da sempre, in tutte le società, bambini ed anziani godono di particolari tutele e rispetto; i primi perché rappresentano la speranza del futuro, i secondi perché costituiscono l’esperienza del passato.
Purtroppo, accade ogni tanto di avere notizia di maltrattamenti e violenze ai loro danni, spesso perpetrate da chi dovrebbe invece assisterli ed avere cura di loro, atteggiamento questo che rende questi atti ignobili, se possibile ancora più gravi. E’ di qualche giorno fa l’ennesima notizia di violenze e furti ai danni di anziani ricoverati in una RSA in provincia di Prato, scoperte dagli uomini della Polizia di Stato allertati dai familiari di alcune delle vittime. I maltrattamenti erano praticamente all’ordine del giorno: furti, percosse, insulti e violenze fisiche e psicologiche da parte di chi doveva accudire e proteggere questi soggetti deboli, nella maggior parte debilitati ed affetti da malattie degenerative che rendevano loro praticamente impossibile comunicare il calvario quotidiano a cui erano sottoposti.
L’attività investigativa, durata oltre un anno e svolta anche con l’ausilio della Direzione Sanitaria della ASL 4 di Prato, ha portato a nove misure cautelari già eseguite, mentre sono 17 le persone indagate a vario titolo. Tutti i soggetti coinvolti sono infermieri e operatori sanitari.
Le immagini registrate dalle telecamere piazzate dagli agenti della Squadra mobile di Prato nella Rsa di Narnali, hanno documentato i maltrattamenti, le vessazioni e i furti ai danni delle persone anziane malate ricoverate nella struttura.