«Non appena la S.V. si insediò nella carica di Sindaco di questa Città, ebbi occasionalmente modo di accennarLe alcune personali perplessità riguardanti la scelta di ristrutturazione straordinaria dell’immobile sito in Piazza Regina Margherita, già destinato a Pretura e poi a sede di Tribunale Circoscrizionale, per adibirlo a succursale del locale Liceo “Moscati. » E’ quanto scrive il sig. Francesco Italo Spagnulo, già Segretario Comunale, in una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Grottaglie e, per conoscenza, agli Assessori ai Lavori Pubblici, alle Finanze, alla Urbanistica ed al Segretario Generale del Comune di Grottaglie.
«La invitai cortesemente ad esaminare la relativa problematica – prosegue il sig. Francesco Italo Spagnulo. Mi sembrò che fosse stata presa nota della suddetta segnalazione per una verifica della questione, ma, poiché a tutt’oggi risulterebbe che la pratica prosegua il suo iter in base all’impostazione in precedenza data, vengo con la presente ad esternarLe formalmente alcune questioni che sembrerebbero meritevoli di qualche riflessione.
Il Piano di Recupero del Centro Storico particolareggiato per la Città Antica e il Quartiere delle Ceramiche, approvato dal Consiglio Comunale nel Febbraio 2004, prevede la riqualificazione dell’area interessante l’immobile in questione mediante il ripristino degli edifici, all’epoca demoliti per dare spazio alla costruenda Pretura.
Pertanto, nel momento in cui l’immobile medesimo venne a perdere, definitivamente, la sua originaria destinazione di sede di uffici giudiziari, a seguito del trasferimento degli stessi a Taranto, sarebbe stato necessario che l’Amministrazione comunale si fosse, preventivamente, correlata a quanto in merito prevedeva, urbanisticamente, il suddetto Piano di Recupero, determinandosi, con adeguate ed opportune soluzioni, per il rispetto del relativo dettato o, al limite, adottando una necessaria modifica allo stesso Piano.
Nulla di tutto questo sembra sia stato fatto e così il Piano di Recupero del Centro Storico, costato alla Comunità, se ben ricordo, 500 milioni di vecchie Lire, anche in questa circostanza, è risultato inutile ed inattuato.
Infatti il Consiglio Comunale, con propria delibera n. 3 dell’11.2.2015, nel determinarsi nella scelta di trasformazione dell’ex Tribunale in sede di liceo, operava un semplice cambio di destinazione d’uso dell’immobile, ignorando completamente il richiamo al dettato del Piano di Recupero del Centro Storico e, quindi, la comparazione con la relativa normativa contenuta nello stesso documento urbanistico.
Ma non è tutto. Il progetto esecutivo dei lavori di “Ristrutturazione edilizia dell’edificio comunale ex tribunale per adeguamento a succursale del Liceo Moscati”, approvato con delibera della Giunta Comunale n. 245 dell’ 8.6.2016, non sembrerebbe fare, parimenti, alcun riferimento (salvo che inavvedutamente non mi sia sfuggito ) nè alcun cenno alla sopra citata previsione e destinazione del suddetto sito, né, per di più, nessuna verifica di compatibilità con gli stessi. Infatti tutti gli elaborati tecnici progettuali, approvati con il sopra citato atto, richiamano la più svariata, e molto spesso non pertinente, normativa urbanistica ed edilizia. Non viene richiamata, invece, proprio l’ inerente normativa, contenuta nel Piano di Recupero, così detto “Cervellati”, nonostante che la Sovrintendenza Belle Arti e Paesaggio, con il parere favorevole prot.n. 4145 del 17.3.2016, avesse, comunque demandato espressamente “all’Amministrazione Comunale la verifica circa il rispetto della Normativa Urbanistico ed edilizia vigente” ed, ancora, nonostante che la Regione Puglia – Dipartimento OO.PP. e Paesaggio – Sezione Assetto del Territorio – con l’Autorizzazione Paesaggistica, rilasciata con atto dirigenziale n. 151 del 19.4.2016, avesse sottolineato che restavano “nelle competenze dell’Amministrazione Comunale, l’accertamento della rispondenza alle norme urbanistiche-edilizie vigenti e della conformità alla strumentazione urbanistica generale ed esecutiva del Comune “.
Ciò detto, si ritiene che la trasformazione dell’immobile in questione in sede scolastica liceale, prospettata dalla suddetta scelta, vanificherà per sempre l’obiettivo di riqualificare il sito, secondo le previsioni del Piano di Recupero, dato che, se vi saranno allocate ora le aule e servizi del liceo “Moscati” , questi resteranno per sempre in tale sede. Infatti, anche se, nella ben augurata ed auspicata ipotesi, fosse realizzato il progetto del Campus del Liceo, predisposto dalla Provincia ed allocato in zona Via Capri, questo risulterebbe, comunque, assolutamente incapiente, in quanto, com’è ben noto, lo stesso è modulato su un numero di trenta aule, rispetto alle cinquanta aule attualmente in funzione.
Ora, intanto, l’Amministrazione Provinciale di Taranto, nell’impossibilità di realizzare la tanto auspicata sede liceale di Grottaglie e stretta dall’esigenza di dare alla stessa istituzione scolastica delle adeguate soluzioni strutturali, di sua esclusiva competenza, non ha avuto altro di meglio che imporre delle condizioni risolutive al Comune di Grottaglie. ( Proprio quella Provincia che è stata sempre “matrigna” per il nostro Comune in quanto nei decenni scorsi non ha avuto mai la reale, concreta e ferma volontà di realizzare la sede del liceo nella nostra Città, nel momento in cui altri Comuni ottenevano, da parte dello stesso Ente, la realizzazione di nuove sedi per scuole medie superiori – vedi Massafra, Mottola, Laterza, Manduria etc. ).
Infatti, con nota prot.n.24668/P del 17.4.2014, la Provincia comunicava al Comune di Grottaglie la sua “disponibilità” a prendere in locazione l’intero immobile dell’ex Pretura di Grottaglie, da destinare a sede decentrata del Liceo “G. Moscati”, alle stesse condizioni economiche di locazione degli immobili già in fitto da privati in Via Amalfi ed in Via Brodolini, cioè al canone complessivo annuo di € 56.582,41, restando inteso che il Comune avrebbe provveduto, a sua cura e spese, all’adeguamento ed alla messa a norma dello stesso immobile.
Aderendo a tali “desiderata”, il Comune di Grottaglie, pertanto, con delibera della G.C. n. 60 del 16.2.2015, approvava uno “schema di protocollo d’intesa” in base al quale assumeva “l’onere (della spesa) della progettazione di livello definitivo/esecutivo e per la esecuzione dei lavori indispensabili a rendere detto immobile idoneo ad ospitare la sede decentrata del Liceo Scientifico “G.Moscati”. Inoltre, con la già citata delibera della G.C. n. 245 dell’8.6.2016, veniva approvato il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento dell’immobile dell’ex Tribunale, comportante una spesa complessiva di € 330.777,00 (per ora, salvo possibile incremento), finanziata interamente con fondi comunali (determina del Dirigente Area Tecnica n. 832 del 13.4.15 e delibera della G.C. n. 211 del 19.5.2015).
Orbene, si ritiene di dover subito rilevare che la spesa del suddetto intervento, già di per sé abbastanza onerosa, non può ricadere sulle finanze comunali prima di tutto perché, come già in precedenza accennato, la competenza in materia di istituti scolastici di grado superiore risulta essere degli Enti Provinciali, in base all’art. 3, comma 1, della legge 11.1.1996 n. 23, ed anche perché, in relazione alla circostanza già sopra accennata, tale immobile, così ristrutturato, resterebbe per sempre sede scolastica, di esclusiva competenza dell’Ente Provincia, in quanto si ritiene che quest’ultima, non essendo riuscita a realizzare fino ad oggi il progetto modulato su trenta aule, non riuscirebbe mai ad attuare un ulteriore intervento progettuale idoneo a soddisfare l’intera esigenza di aule del locale liceo.
Inoltre la Provincia non può pretendere o imporre il pagamento di un canone di locazione pari a quello corrisposto per gli immobili tenuti in fitto, in Via Amalfi ed in Via Brodolini, risultanti inagibili e non adeguati alla vigente normativa dell’edilizia scolastica. Il nuovo canone andrebbe, invece, determinato con apposita perizia tecnica tenendo conto della collocazione centrale della struttura pubblica in questione (centro storico – Piazza Regina Margherita) e della sua nuova consistenza strutturale; adeguato, in base alla vigente normativa dell’edilizia scolastica, a tutte le norme igieniche, di sicurezza, antincendio, etc.; composto da n. 8 (otto) ampie aule di circa 50 mq./cadauno (addirittura l’aula 1 e l’aula 5, rispettivamente, di mq. 75,67 e 74,68), oltre ad una vasta sala riunioni, sala professori, segreteria, deposito e servizi.
Detto questo, va posto in evidenza un altro aspetto, che parimenti suscita non poche perplessità, inerente il mancato utilizzo dei fondi sbloccati dal Piano Scolastico Renzi per essere investiti in interventi strutturali in favore della scuola. Il Comune di Grottaglie chiese ed ottenne la disponibilità di € 1.500.000,00, non incidenti sul patto di stabilità, da impiegare per la Scuola Media “don Sturzo” o, meglio, per il recupero degli annessi locali dell’ex “Archimede”. L’impiego di tali fondi comunali, svincolati, come detto, dal patto di stabilità, avrebbe potuto risolvere il problema in quanto gli stessi sarebbero stati utilizzati per il recupero e la ristrutturazione di aule scolastiche, ricadenti in un plesso scolastico di proprietà e competenza comunale, con la prospettiva di poterle utilizzare per esigenze, attuali e future della stessa scuola media o, con più lungimiranza, per rivedere, proprio, alcune ricollocazioni scolastiche. Nel frattempo le nuove aule ristrutturate avrebbero potuto soddisfare le esigenze del liceo “Moscati” per ospitare le otto classi in un sito funzionale, comunque scolastico, con possibilità di agevoli accessi indipendenti, rispetto alla S.M. “don Sturzo”, servito da un’ottima rete stradale ed ottime possibilità di parcheggio auto.
Lo stanziamento di € 1.500.000,00 era inserito nel bilancio dell’esercizio finanziario 2014, ma, “inspiegabilmente”, non venne utilizzato per l’opportuno impiego sopra descritto, in quanto, in sede di rivisitazione dei residui e di approvazione del rendiconto 2014 (delibera della G.C. n.157 del 23.4.15, delibera della G.C. n. 211 del 19.5.15, delibera del C.C. n. 24 del 19.5.15), l’importo suddetto, purtroppo, venne eliminato; ciò, evidentemente o probabilmente, per poter giustificare l’infelice scelta di ubicare la sede del liceo in pieno centro storico, in piazza Regina Margherita intasata da traffico e parcheggio automobilistico, dovuti anche al fatto che il vicino posteggio auto, retrostante la sede municipale, da tempo, risulta insufficiente per soddisfare le esigenze abitative e di traffico (bar, ristoranti, pubs, chiese, uffici, etc.) della stessa piazza e del reticolo circostante.
Si tenga conto che, a causa del rispetto del patto di stabilità, i Comuni, com’è a Lei noto, non possono nemmeno investire fondi derivanti dall’avanzo di amministrazione. Nella su descritta circostanza, però, il Comune di Grottaglie poteva investire, utilmente, € 1.500.000,00, svincolati dal rispetto del patto di stabilità, ma non l’ha fatto, preferendo imbarcarsi in un intervento, comportante spese a proprio carico, di non sua competenza, per la ristrutturazione di un immobile, da utilizzare per esigenze e competenze di un altro Ente, che, invece, va recuperato e riqualificato in base a quanto previsto nel Piano di Recupero del Centro Storico.
Ed infatti la spesa, pari ad € 330.777,00 ( salvo lievitazione) , che si vuole sostenere per “elargirla” in favore dell’Amministrazione Provinciale, e che molto probabilmente andrà ad incidere sul patto di stabilità del Comune di Grottaglie, potrebbe essere, invece, impiegata, proprio, per la riqualificazione dell’ex Tribunale o, perlomeno, per il miglioramento e le necessità delle tante scuole di competenza comunale.
Tra l’altro, la “cessione” onerosa dell’immobile in questione alla Provincia mortificherebbe la necessità di soddisfare tante esigenze logistiche che l’attuale Sede Comunale non è in grado di sopperire, come, ad esempio, una sala Giunta, uffici per gli Assessori, per i Gruppi consiliari, sala per le commissioni consiliari, sala riunioni, sede più funzionale per i Vigili Urbani, per i Servizi Sociali, per altri servizi, etc.
A tali esigenze ovviamente si può, anche, rinunciare ma per soddisfare tante altre impellenze proprie del nostro Comune e, quindi, non per fronteggiare, con fondi comunali, incombenze che risulterebbero di competenza propria di un altro Ente.
Va bene la collaborazione tra Enti pubblici, ma nel rispetto dei ruoli e della legge !
Grottaglie, purtroppo, non risulta essere dotata di molti beni architettonici ed ambientali, ragion per cui quei pochi beni che abbiamo cerchiamo di tutelarli e valorizzarli al meglio.
Mi permetto – conclude il sig. Francesco Italo Spagnulo, di esortarLa pertanto a prodigarsi per la riqualificazione del “mostro” architettonico ed ambientale, che incombe su Piazza Regina Margherita, e per il recupero della stessa piazza, quale luogo identitario della nostra Città ed, ancora, se posso darLe un suggerimento (di cui certamente non ne ha bisogno), ad indire, per tale riqualificazione, un concorso di idee che possa dare la possibilità di dotare il Comune di un adeguato progetto di riqualificazione, da realizzare nel momento in cui si reperiscano correlati finanziamenti. »