«È un retaggio che permane nel comportamento abituale dell’italiano tipo. Ancora oggi domina nella società italiana la tutela dello spazio individuale al quale si contrappone uno scarsissimo senso del rispetto dello spazio comune cioè, l’ambito privato deve essere salvaguardato ma quello pubblico, che pur ci appartiene, non suscita lo stesso rispetto.» E’ quanto nota Francesca Urselli, segretaria di “Progetto Utòpia” di Grottaglie.
«Qualcosa però sta cambiando – evidenzia la Urselli – si è più sensibili a queste tematiche, è opinione di molti ormai che bisogna avere cura di ciò che ci circonda sia per sé, per gli altri e per le future generazioni. Per poter cambiare, pensiamo bisogna puntare sull’educazione dei più giovani. Se il rispetto per il bene comune viene compreso sin dalla più tenera età probabilmente questo comportamento non potrà più perpetuarsi nel tempo e se questa sensibilizzazione non avviene in ambito familiare col buon esempio, allora è importante che la scuola se ne occupi. Siamo convinti infatti che insegnare il rispetto per tutto ciò che è fuori dal proprio ambito individuale, è patrimonio di tutti. Solo in questo modo l’attenzione per il bene comune di molti annienterà l’indifferenza di pochi.
La partecipazione attiva e pacifica che ci vedrà protagonisti il prossimo martedì 17 aprile presso la sede del Consiglio Regionale di Bari, vorrà essere questo, un sostegno alle forze politiche con le quali facciamo fronte comune e nel contempo una sensibilizzazione pubblica alla tutela del bene comune. L’azione determinante resterà necessariamente responsabilità dei partiti politici coinvolti che ben sapranno districare e risolvere la ingiusta approvazione del sopralzo della “discarica di La Torre Caprarica”.
La partecipazione dei cittadini a questa manifestazione- rimarca la segretaria di “Progetto Utòpia” di Grottaglie, vorrà essere sostanzialmente l’espressione della propria posizione nei confronti di codesta questione, essi certo non potranno mai ritenersi responsabili di un’eventuale insuccesso. Siamo infatti convinti che ogni singolo individuo che in cuor suo si senta coinvolto emotivamente nella risoluzione della discarica di Grottaglie non debba comunque ritenersi responsabile del suo eventuale insuccesso.
Rimane alle forze politiche la coscienza e l’ardire per l’immediato blocco a questo scempio, è loro la responsabilità, sono loro la rappresentanza di questa volontà popolare ed è ad essi che andrà il merito o il demerito.»