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«Il Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto” sostiene in toto la campagna informativa, la documentazione tecnica e la visione socio-economica prodotti dal comitato di cittadini denominato “STOP Tempa Rossa” e sta già provvedendo e provvederà, in sintonia con i portavoce del MoVimento 5 Stelle nazionali ed europei, a sviluppare iniziative (a tutti i livelli) atte a neutralizzare questa ulteriore sciagurata impresa di devastazione del nostro territorio.» E’ quanto aferma un comunicato dello stesso Meet Up, che prosegue: «Infatti il progetto “Tempa Rossa” prevede, con i suoi 50.000 barili al giorno, un incremento del 40% dell’attuale produzione giornaliera di petrolio nazionale (che si aggira sui 105.000 barili/giorno), a cui aggiungere 230.000 mc di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo.

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Taranto diventerebbe il terminale logistico di questa immensa produzione – afferma il comunicato del Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto –
con la costruzione di due serbatoi di 180.000 mc per la ricezione, lo stoccaggio e lo smistamento, il prolungamento del pontile con due piattaforme di attracco, la realizzazione di una terza piattaforma d’attracco per la spedizione di prodotti petroliferi e l’adeguamento in generale delle strutture della raffineria ENI, atto appunto allo stivaggio e alla movimentazione del greggio proveniente dal giacimento lucano “Tempa Rossa” tramite l’oleodotto Viggiano-Taranto (già in uso per collegare le istallazioni petrolifere dalla Val d’Agri alla raffineria tarantina), il tutto frutto di un investimento di 300 milioni di euro.

Tanto petrolio dunque che la stessa Total E&P, sviluppatrice del progetto insieme a Shell e Mitsui, definisce particolare e dichiara che “…la natura degli idrocarburi presenti (oli pesanti da 10° a 22° API e presenza di zolfo), … comporta la necessità di adottare particolari tecniche di produzione e trattamento”, per non parlare dell’esponenziale aumento del numero di petroliere che transiterebbero in Mar Grande, dell’aumento delle emissioni diffuse, della possibilità di sversamento di greggio in Mar Grande e quindi del “rischio di incidente rilevante”.

Tutto questo – prosegue il comunicato del Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto – avverrebbe a Taranto condannata, per ragion di stato, già dalla presenza nociva e dannosa di Ilva, Cementir, ENI e delle sue pericolose centrali termoelettriche: una pena che i tarantini, evidentemente, devono continuare a scontare senza poter usufruire di attenuanti o sconti di pena.
I tarantini devono pagare dunque la cultura industriale imposta, ed ora divenuta autoritaria, facendo anche i conti con una politica energetica che sceglie il fossile, pericoloso da trattare, ma certamente speculatorio e redditizio per alcuni.

Con questo progetto si decide di far naufragare definitivamente la visione di una Taranto diversa: alla bellezza esclusiva della rada, delle isole, dei due mari, delle sue coste si è preferito la cupezza della ruggine delle petroliere, del grigio dell’acciaio, della tristezza delle nuvole che si confondono coi fumi emessi dai camini, del buio del petrolio, degli effluvi venefici e maleodoranti degli impianti.

Il Meet Up 192 non ci sta e chiede a voce alta che si dia seguito al parere negativo fornito dal Comune nel 2012 senza farsi distrarre, vigliaccamente e prevedibilmente, da compensazioni più o meno remunerative. La città si deve scrollare di dosso il ruolo di vittima sacrificale degli interessi nazionali, specie nel perseguire politiche ed economie superate e sepolte e deve, invece, rimpossessarsi del suo ruolo a cominciare dai cittadini che devono riacquistare la consapevolezza del loro destino e della loro appartenenza.

Sostenitore da sempre di ogni iniziativa e proposta che favorisca la partecipazione e la condivisione di tutte le forze attive e lungimiranti del territorio, il ruolo del Meet Up 192 è stato volutamente di basso profilo per permettere al comitato “STOP Tempa Rossa” di lavorare in autonomia e produrre documenti tecnici ed informativi che sono stati presentati ai massmedia e alla cittadinanza.

Preso atto di questo evento, – conclude il comunicato – il Meet Up 192 si farà portatore di quanto prodotto dal suddetto comitato e continuerà la sua opera d’informazione e proposta di una visione differente del territorio tarantino come abbondantemente descritto nel manifesto “Rinasci Terra Jonica”; visione lontanissima, ovviamente, da quella oscurantistica che domina la cosiddetta classe dirigente, locale e nazionale, sempre più inadeguata, codarda e miope

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