Si accende lo scontro interno a Forza Italia in riva allo Ionio, evidente riflesso delle frizioni a livello nazionale. Messe da parte diplomazia e dichiarazioni di facciata, nel partito oramai i toni si fanno sempre più duri. Protagonista – più o meno suo malgrado – di questi giorni è l’onorevole Gianfranco Chiarelli, destituito nei giorni scorsi dalla carica di capogruppo di Forza Italia presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati.
Nei giorni scorsi gli attuali coordinatori ionici del partito avevano di fatto defenestrato l’Onorevole Chiarelli, affermando che non aveva più titolo per organizzare iniziative in nome e per conto di Forza Italia. «L’onorevole Gianfranco Chiarelli non è autorizzato, se non previo via libera degli organismi dirigenti provinciali di Forza Italia, a convocare conferenze stampa in nome e per conto del partito a Taranto» – si legge infatti in una nota firmata da Francesca Franzoso, Vice coordinatrice Forza Italia Puglia; Michele Di Fonzo, Commissario provinciale Forza Italia Taranto e dai vice Commissari Luigi Montanaro e Lorenzo De Carlo .
«Ma, soprattutto – prosegue la nota dei vertici ionici di Forza Italia, non ha titolo per convocare gli organi di stampa e, anche, gli amministratori e i sostenitori della provincia per discutere dei programmi e dell’ organizzazione del partito in vista delle prossime elezioni regionali.
I progetti e le decisioni di Forza Italia vengono discussi all’interno del direttivo provinciale e regionale, nel rispetto di iscritti e delegati, del ruolo e delle funzioni di ciascuno e, soprattutto, nel rispetto delle regole collegiali e statutarie di Forza Italia.
Chiarelli rispetti le gerarchie – affermano i vertici ionici di Forza Italia, come si conviene agli iscritti di un grande partito democratico e plurale, non si produca in fuorvianti convocazioni e imbarazzanti dichiarazioni da padre padrone del partito. Forza Italia a Taranto ha i suoi dirigenti, uomini e donne che guidano democraticamente, in raccordo con la base, il partito. Ogni iniziativa dell’onorevole Chiarelli è dunque da ritenersi assunta a titolo personale, se non espressamente autorizzata dal partito».
Ai vertici del partito rispondono, con altrettanta chiarezza alcuni esponenti della base, tra questi alcune rappresentanti femminili degli amministratori locali che commentano ironicamente: «Sembra di essere su “Scherzi a parte” ma purtroppo non è così». La rappresentanza la decidono gli iscritti ricordano Alessandra De Milito (già presidente cons. com. Leporano), Sabrina Pontrelli (cons. com. Crispiano), Alessandra D’ Alfonso (ass. com. Pulsano), Anna Rita D’Ettorre (ass. com. Castellaneta), Angela Basile (cons. com. Crispiano), Adelaide Galante (ass. com. Palagianello).
«Comprendiamo il profondo tormento interiore di Francesca Franzoso – proseguono le esponenti di Forza Italia, recentemente promossa sul campo, certamente per le sue indiscusse capacità e i tanti meriti acquisiti con la sua autorevole azione politica sul territorio. E con lei ci associamo alle preoccupazione di quanti, espressione del “nuovo che avanza”(Michele Di Fonzo, Luigi Montanaro, e Lorenzo De Carlo), hanno sacrificato un giorno di festa per dedicarsi al partito.
Ma come! un parlamentare della Repubblica, che ha dimostrato di avere tanto consenso, primo degli eletti nelle due ultime competizioni regionali, capace di riportare al centro destra, dopo dieci anni di amministrazione di sinistra, la provincia di Taranto, che ha il sostegno di decine e decine di amministratori e militanti di Forza Italia, si permette di convocare la stampa, senza il loro permesso? Addirittura utilizza la sede del partito, che, sempre senza la loro autorizzazione, continua ancora a mantenere, come ha fatto finora da anni, sostenendone tutte le spese! Insomma quando è troppo è troppo.
Gli amministratori e i tanti militanti che hanno ricevuto l’invito non si permettano di partecipare – ammoniscono ironicamente nella loro nota le esponenti di Forza Italia, o se lo dovessero fare, lo facciano a titolo personale! Altrimenti saranno fuori dal partito! (da comprendere poi chi ci resta nel partito!)
Qualcuno a questo punto potrà pensare di essere su “Scherzi a parte” ma, purtroppo non è così. In presenza di tante sciocchezze, condite da un incredibile immotivato livore, concentrate in un solo documento, quello che la neo vice coordinatrice regionale, in gran degna compagnia, si è peritata di produrre e inviare alla stampa il giorno delle Sante Palme, diventa difficile mantenersi seri, anche se tutto è terribilmente serio e preoccupante. Siamo davvero alla schizofrenia pura.
Chi legittima una rappresentanza politica – concludono le firmatarie della nota – non sono le nomine calate dall’alto, ma il consenso popolare. »