«La Puglia non ha dato sufficienti garanzie nei controlli sulle spese effettuate con i fondi europei, tanto che Bruxelles ha riscontrato diverse e gravi criticità e per questo ha deciso di sospendere pagamenti per ben 523 milioni di euro. Non lo diciamo solo noi, ma la Commissione europea. Il presidente Vendola, invece di attaccarci e appellarsi a fantomatiche strumentalizzazioni politiche, faccia un atto di trasparenza e renda pubblici i documenti dell’Ue in cui si spiega il perché dello stop ai pagamenti». Così l’eurodeputata pugliese del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, risponde alle parole del governatore Nichi Vendola in merito alla sospensione, resa nota dalla stessa D’Amato, di 523 milioni di euro di pagamenti che l’Ue avrebbe dovuto erogare alla Puglia per progetti realizzati nell’ambito dei fondi strutturali 2007-2013.
«A differenza di ciò che dice Vendola – continua la D’Amato – l’interruzione e la sospensione dei pagamenti non è una ‘prassi normale’ ma è in realtà una procedura avviata solo laddove vi siano ‘carenze significative nel funzionamento dei sistemi di gestione e di controllo’, tali da compromettere ‘l’affidabilità della procedura di certificazione dei pagamenti e per le quali non sono state adottate misure correttive’. In altre parole la Puglia non solo non ha controllato adeguatamente la spesa di mezzo miliardo di fondi europei, ma non ha adottato le opportune contromisure. E stiamo parlando di una vicenda segnalata da Bruxelles già nel luglio del 2014.
Invece di insultare e gridare al complotto – conclude l’eurodeputata M5S – perché Vendola non ci spiega esattamente quanto contenuto nel provvedimento di interruzione della Commissione? A noi non interessano le polemiche strumentali, ci interessa la trasparenza e la corretta informazione ai cittadini pugliesi. Oltre all’uso virtuoso di risorse che dovrebbero servire a promuovere sviluppo e occupazione».