Sostenere la ripresa in atto in Puglia ed in provincia di Taranto. E’ l’obiettivo dell’accordo tra UniCredit, Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Confindustria Taranto, firmato oggi a presso la sede della Confindustria, in via Dario Lupo 65 a Taranto.
Obiettivo dell’accordo, denominato “Patto per la crescita della Puglia”, è quello di stimolare la nascita di nuovi progetti imprenditoriali giovanili, in particolare legati ad Industria 4.0, e di favorire lo scouting di aziende e di spin off universitari, con l’impegno delle parti a realizzare una serie di azioni congiunte finalizzate a favorire la riqualificazione di competenze 4.0, a supportare le aziende della Regione nella realizzazione di investimenti e a sostenerle nel loro percorso di crescita.
La giornata è iniziata con i saluti di benvenuto e l’intervento di Vincenzo Cesareo Presidente Confindustria Taranto. Successivamente, Francesco Dubbio, Area Manager Retail Taranto e Brindisi di UniCredit, ha illustrato i contenuti del “Patto per la crescita della Puglia”. E’ seguita una “Tavola Rotonda” dal titolo “Innovazione, finanza e sinergia come fattori-chiave per la crescita del territorio”, moderata da Antonio Riccio di UniCredit, che ha visto la partecipazione di Antonio Uricchio, Rettore Università degli Studi di Bari Aldo Moro, di Vincenzo Cesareo, Presidente Confindustria Taranto, e di Francesco Dubbio, Area Manager Retail Taranto e Brindisi di UniCredit.
“Il protocollo siglato con UniCredit – ha dichiarato Vincenzo Cesareo, Presidente di Confindustria Taranto – risponde alla sempre più evidente necessità che le imprese ricalchino schemi più affini alle sfide imposte dalle innovazioni tecnologiche, superando, per la gran parte, logiche appartenenti al passato. Confindustria Taranto sta già da tempo affiancando le aziende – attraverso specifici incontri nei vari territori- nell’adozione degli strumenti e delle agevolazioni previste dal Piano 4.0. Oggi possiamo disegnare assieme un nuovo modello di impresa sostenibile rispondente alla profonda trasformazione che il Piano già contempla nei processi e nei prodotti, e possiamo altresì guardare con una marcia in più e quindi maggiori aspettative, attraverso questo accordo, alle più giovani realtà imprenditoriali, che sono poi quelle che maggiormente cerchiamo di incentivare, perché è con loro che possiamo costruire l’industria di domani”.
Il Rettore Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Antonio Uricchio, “ha sottolineato l’importanza strategica dell’accordo tra i partner per l’individuazione di politiche che incentivino la creazione di nuovi modelli di aggregazione idonei a favorire la realizzazione di nuovi progetti imprenditoriali giovanili. Nell’Università di Bari iniziative di stimolo e sostegno della creatività giovanile, nell’ambito della terza missione, sono BaLab (Contamination Lab) e l’Agenzia del placement”