Occhi davvero super attenti sono riusciti a scorgere lo sky line della città di Taranto e quello del Ponte Punta Penna all’orizzonte nelle scene di atterraggio dell’aereo sulla pista dell’Aeroporto di Grottaglie.
E’ quanto hanno visto, o forse sarebbe meglio dire intravisto, gli appassionati di fiction ieri sera su RAI Uno nell’episodio de Gli orologi del diavolo, una miniserie italiana prodotta da Rai Fiction e che vede protagonisti Giuseppe Fiorello, Nicole Grimaudo e Claudia Pandolfi. La miniserie è tratta dall’omonimo libro di Gianfranco Franciosi e Federico Ruffo ed è ispirata a fatti realmente accaduti.
Le scene sono state girate a Grottaglie, Beppe Fiorello è stato qui con la troupe prima del covid. Sul fondo si intravedono anche le cisterne per il rifornimento degli Airtractor.
Fiorello è quindi atterrato a Grottaglie ma si ritrova misteriosamente in Venezuela, nella città di Amuay. Posta nella penisola d Paraguaná, il suo porto serve la vicina raffineria di petrolio, considerata la maggiore nel mondo e conosciuta come “Paraguana refining center”, che ha una produzione giornaliera di oltre un milione di barili di petrolio (e prodotti derivati) al giorno.
Che dire… sicuramente la città di Grottaglie e quella di Amuay hanno sicuramente qualcosa in comune. La fiction intanto continua a mietere consensi dopo le prime puntate, chissà se nei prossimo episodi rivedremo la pista dell’Arlotta, opus.. di Amuay.