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«Nelle riorganizzazioni e/o ristrutturazioni aziendali in virtù delle norme di legge o di contratto nazionale, è obbligatoria la procedura di consultazione e confronto sindacale (CIG ordinaria e straordinaria, contratti di solidarietà, licenziamenti collettivi, trasferimenti collettivi).» Lo ricorda un comunicato della FIOM – Federazione Impiegati Operai Metallurgici.

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«L’articolo 2112 del codice civile – ricorda la FIOM – che tutela i trasferimenti d’azienda prevede che “il cessionario è tenuto ad applicare i trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi nazionali, territoriali ed aziendali …”, inoltre “che il trasferimento d’azienda non costituisce di per sé motivo di licenziamento”. Finmeccanica quindi inserisce nella procedura un testo che dichiara esplicitamente:“che per quanto attiene alle conseguenze giuridiche, economiche e sociali nei confronti dei lavoratori interessati al trasferimento, Finmeccanica si riserva, nell’ambito dell’implementazione del nuovo assetto organizzativo societario, di porre in essere le azioni che si dovessero rendere necessarie all’ottimizzazione delle strutture …”. Per questi motivi nell’incontro odierno abbiamo chiesto all’azienda di togliere quella frase dal verbale, per poterlo firmare. In alternativa abbiamo proposto che, se l’azienda voleva inserirlo, per noi era necessario esplicitare tutto (quanti, quali e dove sono gli esuberi denunciati) e poi inserire una frase che tutelasse veramente i lavoratori: “Finmeccanica si impegna ad individuare con le OO.SS. percorsi condivisi e finalizzati all’utilizzo di strumenti conservativi dell’occupazione non traumatici, ovvero ad evitare licenziamenti”. Non ignoriamo i problemi ma abbiamo chiesto all’azienda di condividere nel verbale l’impegno ad utilizzare tutti gli strumenti possibili (formazione, ricollocazione, ammortizzatori sociali ecc.) per evitare gli esuberi ed adottare soluzioni “non traumatiche”.

Purtroppo – afferma il comunicato della FIOM nazionale – il verbale firmato da Fim e Uilm aveva già recepito la riserva dell’azienda (a fronte solo di un impegno ad incontrare le OO.SS. già previsto da tutte le norme) e per questo Finmeccanica ha dichiarato di non poterlo modificare. Il paradosso è che, con quella firma, oltre che nella comunicazione aziendale, la riserva sulle tutele di legge per i lavoratori adesso è contenuta anche nel verbale condiviso da Fim e Uilm. Non è un caso che in tutte le procedure ex art. 47 sui trasferimenti d’azienda le OO.SS. firmano i verbali solo a fronte di un impegno, da parte di chi acquisisce i lavoratori, al mantenimento delle retribuzioni, dei siti di appartenenza e dei livelli occupazionali. Quindi poiché Finmeccanica ha confermato: l’esistenza degli esuberi; la possibilità che nell’implementazione del piano se ne producano altri; che non è in grado di assumere la garanzia richiesta dalla Fiom-Cgil sulle tutele per i lavoratori, non abbiamo sottoscritto nessun verbale!

Considerato quanto accaduto e dichiarato dall’azienda e le prospettive che si potrebbero determinare per le lavoratrici e i lavoratori di Finmeccanica, come Fiom-Cgil unitamente al coordinamento delle RSU proclamiamo lo stato di agitazione di tutto il personale. Ulteriori iniziative saranno decise sulla base dell’andamento del confronto che proseguirà su tutti gli altri temi. Si invitano inoltre tutte le RSU ad organizzare iniziative unitarie di informazione di tutte le lavoratrici e dei lavoratori

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