«L’Italia ha il più vasto patrimonio turistico culturale d’Europa che viene valorizzato anche grazie ad una figura professionale importante: la guida turistica che però deve barcamenarsi tra le carenze ed errori legislativi dovuti sia all’abolizione in passato del Ministero del Turismo che dal Mal d’Europa.» Lo dichiara Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.
«Proprio per quest’ultima ‘patologia’ – afferma Finocchiaro – le nostre brave guide turistiche si trovano a far fronte a due importanti cavilli burocratici: la guida Europea e la guida dei siti protetti. Il primo prevede che chi sia in possesso di abilitazione per fare la guida turistica in uno stato membro lo possa esercitare anche in tutto il territorio comunitario; l’altro intoppo prevede che il turista che decide di visitare un sito di particolare pregio definito “protetto” debba farsi accompagnare da una guida con altra abilitazione specifica.
Queste assurdità sembrerebbero studiate a tavolino per agevolare qualcuno che certamente non sono le guide turistiche italiane e né il turista che rischia di essere accompagnato tra le cattedrali romaniche o barocche da fredde guide norvegesi o essere accompagnato da due guide per la medesima località.
Se una guida turistica ha accompagnato fino al giorno precedente l’istituzione dell’elenco dei siti protetti, nella visita di un palazzo ducale, come è possibile che il giorno successivo si sia dimenticata tutto? – chiede Finocchiaro al Ministro dei Beni Culturali. Ora la patata bollente spetta alle Regioni. Noi di Confedercontribuenti vigileremo e staremo a fianco delle guide turistiche italiane che negli anni hanno tutelato e contribuito alla crescita anche economica del nostro Paese oltre che a fianco ai turisti che meritano di apprezzare il meglio della nostra Italia attraverso professionisti preparati»