«La trattativa sul contratto integrativo aziendale Finmeccanica, è proseguita il 30 settembre e il 1º ottobre, concentrandosi in gran parte sul tema dell’orario di lavoro.» A renderlo noto è una nota della FIOM (Federazione Impiegati Operai Metallurgici) nazionale.
«Si sono confermati – prosegue la nota sindacale – gli incontri aziendali (di sito/area) per la redazione di accordi che regolino le materie di orario di ingresso, flessibilità di ingresso/uscita, pausa mensa e turnistiche utilizzate. Gli
incontri, si svolgeranno fino al 15 ottobre.
Questo nell’ambito di quanto concordato con Finmeccanica il giorno 23 settembre e in applicazione di quanto anche dalla Fiom-Cgil richiesto: la struttura degli orari deve essere negoziata con i rappresentanti dei lavoratori, all’interno dei luoghi di lavoro. Per la Fiom, soprattutto sugli orari, vanno evitate sia forzature unilaterali da parte aziendale, sia che la trattativa nazionale impedisca di sviluppare la contrattazione decentrata, che va confermata e rafforzata. Il metodo di lavoro che ci ha portato a definire gli incontri decentrati, appare coerente con questi obiettivi. L’esito degli incontri decentrati ci dirà se, oltre al metodo, anche i contenuti saranno coerenti con l’impostazione scelta. Nella giornata del 30 settembre inoltre, dopo lungo confronto, si è definito un impianto sui permessi a compensazione, ovvero un sistema per cui sarà possibile minor prestazione per tutti i lavoratori non turnisti con recuperi su base mensile fino al 6 livello (16 ore) e trimestrale per i 7/8 quadri (24 ore). La compensazione sarà possibile anche in positivo.
Una riflessione a parte – evidenzia il comunicato della FIOM nazionale – si farà sul tema dei micro-ritardi, anch’esso utile alla gestione dell’orario per tutti i lavoratori a turni, che non possono usufruire della flessibilità. Al prossimo incontro si aprirà inoltre la discussione sul premio di risultato che vedrà, anche su questo argomento, il rinvio alla contrattazione di sito sui temi specifici. Poiché la trattativa non è una armonizzazione ma un nuovo contratto di secondo livello per tutti i dipendenti di Finmeccanica che per noi dovrà avere elementi di forte innovazione rispetto al passato (sistema di valutazione e valorizzazione professionale di tutti i lavoratori, formazione,appalti e forniture, welfare e conciliazione tempi vita/lavoro, etc.), come delegazione trattante Fiom-Cgil proseguiamo il confronto con la convinzione che, non i singoli tasselli, ma l’impianto complessivo e i suoi contenuti, faranno la differenza e determineranno la nostra valutazione finale.
In questo quadro ed in ogni caso – conclude il comunicato della FIOM nazionale, il giudizio delle RSU e il voto finale di tutti i lavoratori, saranno l’elemento sul quale costruire l’accordo.»