«Lavori immediati e messa in sicurezza dei convogli e dei mezzi sui quali viaggiano i nostri figli. Basta treni da terzo mondo, strumentazioni fatiscenti che non garantiscono il diritto alla mobilità. E’ quanto ho chiesto lunedì a Bari durante un incontro nel quale si è discusso delle problematiche che riguardano le Ferrovie del Sud Est.» Lo dichiara Renato Perrini, consigliere regionale di Direzione Italia.
«Qualche segnale positivo è arrivato – aggiunge Perrini, mi è stato infatti garantito che sono in cantiere progetti di ammodernamento delle linee e che sono già partiti gli appalti per le forniture dei nuovi mezzi. E’ chiaro che le parole non bastano, ma è evidente che dopo i tanti solleciti che ho fatto nei mesi scorsi, interrogazioni e interlocuzioni personali, qualcosa cominci a muoversi.
Nell’incontro di lunedì è stata affrontata con largo anticipo rispetto all’inizio dell’anno scolastico la questione dei disservizi che riguardano il sistema trasportistico pugliese, inefficienze che puntualmente si amplificano nel mese di settembre per studenti e pendolari. Ho visto personalmente lo scorso anno, il caos che si è venuto a creare nelle tratte che collegano Statte-Crispiano-Martina Franca. Una fotografia che non voglio più vedere. Ecco perché non è più accettabile che vengano utilizzati mezzi obsoleti e vecchi. Il parco macchine deve essere urgentemente rinnovato; le Ferrovie del Sud Est, nonostante l’amministrazione controllata e le difficoltà economiche e finanziarie dovute alle passate gestioni, non possono esimersi da un’operazione di ammodernamento strutturale e di gestione. E per farlo ha bisogno dialogare con i Comuni pugliesi, che meritano un sistema efficace ed evoluto.
Scrivo oggi di trasporto – conclude Perrini – a distanza di un anno dalla strage tra le stazioni di Andria e Corato che provocò qui in Puglia 23 morti e 50 feriti. Un incidente ferroviario che ci ha mostrato tutta la fragilità della struttura trasportistica regionale su ruote e su binario, e che ci ha aperto gli occhi sull’urgenza di migliorare gli standard sulla sicurezza.»