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Denunciamo la violenza con coraggio…a Federica e Andrea” questa la frase bianca su sfondo rosso che Giancarlo Argese, presidente del consiglio del comune di Crispiano ha voluto far scrivere sulla panchina che su sua iniziativa, unanimemente accolta dalla giunta presieduta dal sindaco Egidio Ippolito, e dall’intero consiglio comunale, è stata installata nella centrale piazza Madonna della Neve, a due passi dal municipio.

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Una cerimonia sobria in un momento drammatico per la comunità mondiale. Prima di alcuni interventi di natura istituzionale un minuto di silenzio per ricordare tante vittime innocenti: le ultime in ordine di tempo, quelle di Nizza e quelle pugliesi del terribile incidente ferroviario. “In tanti mi hanno suggerito frasi famose – ha segnalato nel suo intervento Argese – citazioni di persone illustri, ma ho voluto far inserire una frase semplice in cui risalta il termine coraggio; è il coraggio che le donne, ma tutti noi, dobbiamo avere per denunciare, per far sì che non sia troppo tardi…

Presenti, insieme a tantissimi cittadini, un’ampia rappresentanza della giunta e del consiglio comunale. Subito dopo l’intervento del presidente del consiglio quello del sindaco: “Dietro questa panchina rossa c’è tanta storia. Nella nostra straordinaria Italia si registra ancora tanta violenza; lo scorso anno il 35% delle donne ha subito violenza. Crispiano vuole dare un messaggio chiaro e forte; tutti quelli che vedranno questa panchina si chiederanno perché rossa e avranno modo di riflettere sul tema della violenza che dobbiamo combattere tutti insieme“.

Tutta la cerimonia è stata caratterizzata da tanta emozione, che naturalmente, ha raggiunto il livello massimo di intensità quando ha parlato la mamma di Federica De Luca, la giovane uccisa, insieme al figlio, il 7 giugno scorso, e a cui è stata dedicata in particolare la panchina rossa: “Operando come volontaria AVO ho modo di vedere donne che subiscono maltrattamenti. Noi invitiamo sempre a denunciare. Questo è il messaggio che dobbiamo dare. Nel caso di Federica, era molto innamorata; erano successe cose spiacevoli, note ormai, ma lei aveva dato fiducia, sempre per amore. Poi negli ultimi mesi alcune situazioni nuove l’hanno indotta a chiedere la separazione. Non sappiamo cosa sia accaduto quel pomeriggio, non abbiamo avuto segnali prima. Quando ci sono segnali è possibile, e si deve, curare il maltrattante, ma noi non abbiamo avuto questa possibilità. L’invito che facciamo a tutte le donne e a chi è loro vicino è quello di denunciare sempre“.

Oltre ai genitori di Federica e ai suoi nonni materni, come già segnalato alcune rappresentanze istituzionali di Crispiano, quali il vice sindaco Stefano Liuzzi, gli assessori, Sabrina Pontrelli, Rosanna Basile, Vito Paciulli, le consigliere di Crispiano Futura Anna Sgobbio e Chiara Lodeserto. Pur non intervenendo, per una precisa scelta di non connotare politicamente la cerimonia, presente a titolo personale anche il consigliere regionale Renato Perrini, che è di Crispiano, e che, richiesto dai giornalisti presenti ha rilasciato una breve dichiarazione: “Ringrazio il presidente del consiglio comunale Argese e l’intera amministrazione per questa encomiabile iniziativa. Purtroppo cade anche in un momento particolarmente difficile per la intera comunità pugliese ed internazionale. Penso alle vittime dell’incidente di Andria ma anche all’attentato di Nizza. Questa panchina servirà a stimolare la riflessione su una problematica che è purtroppo molto presente e che dobbiamo tutti contribuire a risolvere“.

Particolarmente qualificato l’intervento del dott. Francesco Tagliente, nativo di Crispiano, con una lunga carriera di questore prima e prefetto successivamente, che si è occupato professionalmente del fenomeno della violenza: “Occorre cominciare ad occuparsi del maltrattante, partendo dall’assunto che va curato. Sono particolarmente contento che l’amministrazione di Crispiano abbia assunto questa iniziativa che supera l’idea della scarpetta rossa per passare alla panchina e sollecitare l’attenzione sul maltrattante. Il maltrattante è un soggetto malato, va curato“.

Tra i diversi partecipanti, a titolo personale, Giacinto Fallone, gli avvocati Francesco D’ Errico e Stefania Maselli, Tommaso Chiarelli, Il coach del Raimbow Volley Crispiano Antonio Silvestri. Nella occasione il senatore accademico Claudio Aurora ha preso contatto con la famiglia De Luca per parlare della iniziativa che punta a istituire una borsa di studio intitolata a Federica.

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