L’ordinanza del Sindaco di Taranto prima e la firma dell’accordo tra Ilva e Arcelor Mittal hanno rinfocolato le polemiche, come era prevedibile.
Non sono mancate le critiche – rivolte principalmente ai tre commissari di Ilva in AS – provenienti tanto da esponenti politici locali che nazionali. Ad aggiungersi alle tante voci che si schierano al fianco del primo cittadino ionico rivendicando la necessità di azioni decise e coraggiose è in queste ore Sud in Movimento, che sostiene nel Consiglio Comunale di Grottaglie la giunta guidata dal Sindaco Ciro D’Alò, che più volte aveva espresso la sua preoccupazione per il futuro dell’azienda e dei centinaia di lavoratori grottagliesi impiegati nello stabilimento e nelle aziende dell’indotto.
“L’attuale gestore è del tutto inaffidabile”
“In queste ore – afferma la segreteria di Sud in Movimento in una nota – leggiamo, ancora una volta, di uno schema di accordo tra Ilva in AS e Arcelor Mittal che peggiora nettamente la situazione del territorio, di fatto svendendolo, sia dal punto di vista ambientale che occupazionale. Che l’attuale gestore fosse del tutto inaffidabile era chiaro da tempo.
Il Governo, con in testa alcuni Ministri, purtroppo ripercorre le orme degli esecutivi precedenti, peggiorando il piano ambientale, quello industriale e glissando sulla valutazione del danno sanitario. Oltre al danno, la beffa della previsione di altro spreco di soldi pubblici in un’operazione fallimentare, dopo i circa 4 miliardi di euro dei contribuenti buttati negli anni di commissariamento e amministrazione straordinaria.”
Esplicito quindi il giudizio negativo nei confronti dei tre commissari governativi, così come il sostegno all’azione del Sindaco di Taranto.
“In questi giorni è finalmente emersa una posizione determinata del Sindaco di Taranto sulla vicenda ex Ilva, fondata su atti amministrativi e dichiarazioni pubbliche.
C’è un’ordinanza che intima azioni da compiere a tutela della salute pubblica. Di questa ordinanza andranno attentamente monitorati osservanza e rispetto dei tempi indicati.
Ci sono prese di posizione pubbliche da parte del Sindaco Melucci, ribadite anche nel corso dell’incontro con le associazioni che hanno sottoscritto Piano Taranto, che rivendicano un accordo di programma sul modello di Genova, con chiusura dell’area a caldo e una valutazione del danno sanitario che verifichi i livelli di compatibilità di quella a freddo.
Sosteniamo la posizione di questi giorni del Sindaco di Taranto su ex Ilva e, allo stesso tempo, deve essere chiaro che indietro non si torna. Abbiamo alle spalle quasi otto anni di promesse non mantenute, incidenti, morti sul lavoro, cassa integrazione, lavoratori trattati come merce, fenomeni emissivi continui, specie negli ultimi mesi.”
“Non c’è più tempo da perdere e non ci sono altre promesse a cui credere”
Ancora una volta Sud in Movimento invita ad andare oltre gli steccati ideologici, in nome di un superiore interesse comune che veda coinvolti tutti gli attori del territorio.
“Dati i trascorsi, di fronte al futuro che ci sta per riservare anche questo Governo, non c’è più tempo da perdere e non ci sono altre promesse a cui credere. Serve un fronte comune e ampio del territorio che rivendichi, con coraggio e forza, un futuro di alternative, che è quello di cui intendiamo ragionare.
Ogni misura orientata alla riconversione produttiva va preceduta dalla chiusura delle fonti inquinanti e degli impianti insicuri, a causa dei quali i cittadini continuano a rischiare la loro salute e i lavoratori anche la loro incolumità. E’ giunto il momento di pretendere un rigoroso piano di investimenti pubblici adeguati, finalizzati a bonifiche, riconversione economico-industriale del territorio, garanzia dei redditi dei lavoratori e loro riqualificazione per il reimpiego.”
“Serve senso di responsabilità e non speculazione”
L’appello della segreteria di Sud in Movimento sembra anticipare uno dei temi della prossima campagna elettorale per le elezioni regionali, e richiama la chiusura della discarica di Grottaglie, ottenuta dopo più di un decennio di lotta e impegno politico e giudiziario.
“Ci sono momenti in cui una comunità deve dimostrarsi matura e coesa, al di là delle diverse posizioni politiche, della critica legittima e delle differenze. Ci sono temi, come quello che attiene alla tutela della vita e a un modello di sviluppo da riprogrammare, che richiedono senso di responsabilità e non speculazione. Questo non significa rinunciare alle proprie idee, né corrompersi in alcun modo. Ciascuno deve fare la propria parte e sarà misurato sul rispetto della propria parola, senza protagonismi o voglia di visibilità.
La tutela del territorio è sempre stato uno dei motivi principali che ci hanno spinto a dedicare tempo delle nostre vite alla cosa pubblica. E’ valso per la discarica di Grottaglie, vale e varrà per l’ex Ilva di Taranto e per ogni luogo.“